Il Governo brasiliano ha annunciato giovedì che indagherà su 23 istituti finanziari, tra cui le principali banche del Paese, per aver presumibilmente emesso carte di credito non richieste quando i clienti hanno sottoscritto prestiti per la busta paga, addebitando loro commissioni non dichiarate.

Il Ministero della Giustizia e della Pubblica Sicurezza ha dichiarato in un comunicato che gli istituti di credito hanno fornito ai clienti carte di credito senza preavviso quando hanno sottoscritto tali prestiti, che vengono rimborsati attraverso detrazioni automatiche dalla busta paga del mutuatario.

L'indagine fa seguito alle denunce di un'agenzia di protezione dei consumatori dello Stato di Rio de Janeiro, che ha aggiunto che i prelievi dai prestiti in busta paga sono stati presumibilmente addebitati attraverso le carte di credito non richieste.

Tra gli indagati ci sono Banco Bradesco SA , Itaucard di Itau Unibanco Holding SA, Banco Pan SA, Nubank, Banco Santander Brasil SA e gli istituti di credito controllati dallo Stato Banco do Brasil SA e Caixa Economica Federal.

Il gruppo di pressione bancario brasiliano Febraban ha dichiarato in una nota che dei 23 istituti citati nell'indagine, solo sette hanno l'autorizzazione a concedere prestiti per le buste paga.

In una dichiarazione rilasciata a Reuters, Itau ha affermato che non gestisce carte di credito attraverso prestiti legati alla busta paga e che fornirà qualsiasi chiarimento aggiuntivo richiesto dal Ministero della Giustizia e della Pubblica Sicurezza del Brasile.

L'istituto di credito statale Banco do Brasil ha dichiarato che "non emette carte di credito legate alla busta paga da quattro anni ed è a disposizione delle autorità per ulteriori chiarimenti".

Santander Brasile ha detto di essere venuto a conoscenza dell'indagine attraverso i media e di non essere stato contattato dalle autorità. Ha aggiunto che "tutti i suoi prodotti e servizi sono conformi alla normativa e che è a disposizione degli organi competenti per fornire chiarimenti".

Anche Nubank ha negato di offrire un prodotto del genere, aggiungendo di non essere autorizzata a farlo.

Banco Pan ha detto che è in contatto con le autorità per ottenere informazioni ufficiali e "rafforza la sua posizione di rispetto per i clienti e il suo impegno a combattere le frodi".

Bradesco ha rifiutato di commentare, mentre Caixa non ha risposto alle richieste di commento. (Relazioni di Paula Arend Laier e Aluisio Alves a San Paolo, a cura di Cynthia Osterman e Matthew Lewis)