Il quotidiano finanziario americano fa riferimento a discussioni con "investitori", sulla base di una valutazione tre volte superiore a quella indicata all'inizio dell'anno. OpenAI, di cui Microsoft detiene una partecipazione del 49%, stima che quest'anno il suo fatturato dovrebbe raggiungere il miliardo di dollari, per poi salire a diversi miliardi di dollari a partire dal prossimo anno. Ciò evidenzia l'entusiasmo attorno all'IA, che sta spingendo i grandi gruppi digitali a sviluppare le proprie tecnologie. È il caso di Google, che è stato all'origine del progetto OpenAI, o di Meta Platforms.

Azioni esistenti, per il momento

Secondo il WSJ, OpenAI potrebbe vendere alcune centinaia di milioni di dollari di azioni esistenti a investitori della Silicon Valley, attingendo alle quote detenute dagli azionisti originari, spesso dipendenti della società stessa. Sono coinvolti anche alcuni fondi, tra cui Sequoia Capital e Khosla Ventures.

Questa operazione potrebbe essere una prova per un collocamento di azioni più ampio che preveda l'emissione di nuove azioni per finanziare lo sviluppo. Finora è stata soprattutto Microsoft ad alimentare le casse.

Microsoft rimarrà azionista di minoranza

Originariamente OpenAI era un'organizzazione senza scopo di lucro. Ma il suo statuto è stato modificato nel 2015 per consentirle di trasformarsi da un'organizzazione di ricerca in un'entità in grado di raccogliere fondi. Un'evoluzione che non è piaciuta a tutti, in quanto molti degli scienziati che facevano parte dell'impresa originale sono passati a fondare Anthropic, la società in cui Amazon ha appena iniettato 4 miliardi di dollari.

Basandoci sulla veridicità delle notizie degli ultimi mesi, Microsoft non dovrebbe poter prendere il controllo della società attraverso la raccolta di fondi. Anche Sam Altman, il fondatore di OpenAI, alla fine del 2022 aveva escluso la possibilità di una quotazione in Borsa.