MILANO (MF-DJ)--Il governo potrà ricorrere a Fintecna nei processi di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in insolvenza e per accelerare eventuali dismissioni di compendi aziendali. A ritagliare un ruolo alla controllata di Cassa depositi e prestiti è un emendamento al decreto sulle crisi d'impresa atteso in Aula a Senato dopo l'esame in commissione.

Il ministero dello Sviluppo economico potrà nominare nel ruolo di commissario la società della galassia Cdp, guidata da Antonino Turicchi, che gestisce le grandi liquidazioni di Stato risalenti a un'epoca ormai andata, tra cui l' ex Iri. L'emendamento, che in commissione Bilancio ha sollevato perplessità rispetto alla presunta «non onerosità» della misura, prevede il possibile ricorso a Fintecna, nei casi di avvenuta dismissione di compendi aziendali o nella fase di liquidazione.

Nel complesso il passaggio in commissione non ha introdotto modifiche restrittive alle norme sul concordato liquidatorio semplificato, né, nonostante numerosi emendamenti, è stata fatta slittare ulteriormente l'entrata in vigore del Codice della crisi. Di contro, coerentemente con il rinvio a fine 2023 del decorrere dei nuovi sistemi di allerta, la parte più innovativa del nuovo codice, i senatori hanno stabilito che le mini-srl non debbano dotarsi di sindaci o revisori prima del mese di giugno dello stesso anno. Altra novità è l'assegnazione al sistema della Camere di commercio della gestione della piattaforma informatica fulcro del nuovo sistema di composizione negoziata dalle crisi. Si tratta di un percorso di tipo volontario, durante il quale l'azienda a rischio insolvenza o in probabile crisi, che presenta però potenzialità per restare sul mercato, potrà essere affiancata da un esperto indipendente per favorirne il risanamento.

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October 12, 2021 02:56 ET (06:56 GMT)