MILANO (MF-DJ)--Le imprese saranno più efficienti e più digitalizzate dopo la pandemia, ma dovranno fare i conti con una riduzione strutturale della domanda.

È quanto emerge in un sondaggio della Bce su 72 grandi aziende dell'Eurozona, per il 60% industriali e per il 40% attive nei servizi. «Pur causando la più grande caduta a breve dell'economia da secoli, la pandemia di Covid-19 ha anche determinato cambiamenti nel modo in cui le aziende operano e i consumatori si comportano», ha osservato un'anticipazione del prossimo bollettino economico Bce. «Alcuni di questi cambiamenti probabilmente sopravviveranno alla crisi attuale, influenzando nel lungo termine aggregati come la produzione, l'occupazione e i prezzi».La prima parte del sondaggio è stata dedicata ai principali effetti della pandemia, che proseguiranno anche nella fase di «nuova normalità».

Al primo posto le aziende hanno indicato l'aumento del lavoro da casa (oltre il 40%) e della digitalizzazione (oltre il 35%, si veda grafico in pagina). Circa un quinto delle aziende ha evidenziato che anche dopo il Covid ci sarà un maggior ricorso alle riunioni su internet e di conseguenza si farà meno affidamento ai viaggi di lavoro. Più o meno lo stesso numero di rispondenti ha rilevato che aumenteranno le vendite online e la flessibilità aziendale.C'è però un lato negativo che probabilmente resterà. Quasi il 30% delle imprese ha dichiarato di attendersi una riduzione della domanda per i propri prodotti o servizi come una delle principali conseguenze a lungo termine della pandemia, mentre più del 20% ha previsto cambiamenti duraturi nella struttura della domanda. «In larga misura, ciò sembra riflettere l'idea che saranno permanenti alcuni cambiamenti nelle abitudini di vita e di lavoro causati dalla pandemia, in particolare l'aumento delle attività online e la riduzione dei viaggi», hanno osservato gli economisti della Bce.

fch

(END) Dow Jones Newswires

January 06, 2021 03:45 ET (08:45 GMT)