LONDRA (Reuters) - In Russia sono stati spediti circa 2,3 miliardi di dollari di dollari ed euro in banconote da quando gli Stati Uniti e l'Unione europea hanno vietato l'esportazione delle proprie banconote nel marzo 2022, in seguito all'invasione dell'Ucraina.

È quanto risulta dai dati doganali visualizzati da Reuters.

Queste cifre, non divulgate prima, dimostrano che la Russia è riuscita ad aggirare le sanzioni che impediscono l'importazione di contanti e suggeriscono che dollaro ed euro rimangono strumenti utili per il commercio e i viaggi, nonostante Mosca si sforzi nel ridurre l'esposizione alle valute forti.

Secondo i dati doganali, ottenuti da un fornitore commerciale che registra ed elabora le informazioni, il contante è stato trasportato in Russia da Paesi come gli Emirati Arabi Uniti e la Turchia, che non hanno imposto restrizioni al commercio con la Russia. Nei documenti non viene indicato il Paese di origine di oltre la metà della cifra totale.

A dicembre il governo statunitense ha minacciato di imporre delle penali per le istituzioni finanziarie che aiutano la Russia a eludere le sanzioni e ha imposto sanzioni a società di Paesi terzi per tutto il 2023 e il 2024.

A Mosca lo yuan cinese ha superato il biglietto verde diventando la valuta estera più scambiata, anche se persistono notevoli problemi nei pagamenti.

Dmitry Polevoy, responsabile degli investimenti di Astra Asset Management in Russia, ha detto che molti russi desiderano ancora valuta estera in contanti per i viaggi all'estero, le piccole importazioni e i risparmi interni.

"Per i privati, il dollaro è ancora una valuta affidabile", ha detto Polevoy a Reuters.

La banca centrale russa e l'autorità statunitense per le sanzioni, l'Office of Foreign Assets Control (Ofac), non hanno risposto alle richieste di commento.

La Russia ha iniziato a etichettare il dollaro e l'euro come "tossici" nel 2022, quando le sanzioni hanno tagliato l'accesso per il Paese al sistema finanziario globale, ostacolando i pagamenti e il commercio. Circa 300 miliardi di dollari delle riserve estere della Banca di Russia in Europa sono stati congelati.

Un portavoce della Commissione europea ha detto di non poter commentare i singoli casi di applicazione delle sanzioni. Il portavoce ha aggiunto che l'Unione europea si confronta con i Paesi terzi quando sospetta che le sanzioni vengano aggirate.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)