Euronext AI World (EAIWP)

Composto da oltre 100 titoli, l'indice ha una base ampia. Non sorprende che vi figurino gli imprescindibili americani, leader o ausiliari del settore (Meta, Nvidia, Broadcom, Qualcomm, Apple, Alphabet, Oracle, Micron, AMD, Palantir, Adobe, Cisco, Hewlett Packard, Intel, IBM, Microsoft, Synopsys... ), nonostante alcune assenze note (Super Micro Computer in particolare), così come i loro omologhi del Vecchio Continente e dell'Asia (Adyen, STMicroelectronics, Capgemini, Infineon, Renesas, Nokia), e alcuni attori tecnologici di alto profilo (Dassault Systèmes, Fujitsu, Fortinet, Hitachi, Ericsson) che dovrebbero anch'essi beneficiare della tendenza.

Più inaspettata è la presenza di colossi industriali (Daimler Trucks, General Electric, General Motors, Schlumberger, Siemens), che può essere giustificata dai guadagni promessi dall'IA nell'automazione, nella ricerca e nell'analisi dei dati.

Ancora più sorprendente è l'aggiunta di giganti del settore farmaceutico (Bristol-Myers Squibb, Sanofi), della ristorazione (Chipotle Mexican Grill), della difesa (RheinMetall) e delle assicurazioni (Tokio Marine). Ma le promesse dell'IA sono così vaste, sia per quanto riguarda la produzione che le operazioni, che potremmo aggiungere all'elenco anche Abercrombie & Fitch o Manchester United plc e probabilmente non ci sarebbe da stupirsi.

L'indice, disponibile nelle versioni GR (gross return) e NR (net return), è salito del 26% dalla sua creazione e del 5% dal 1° gennaio.

Nasdaq CTA AI & Robotics (NQROBO)

Il fratello maggiore americano, anch'esso composto da 100 titoli e dedicato alla robotica a margine, è un po' più concentrato sui tecnologici (+52%). Oltre alle società sopra elencate, vi ritroviamo pure player del settore e settori paralleli (C3.AI, Ciena, Emerson Electric, Luminar, NXP Semiconductor, Teradyne, Sony, Autodesk). Le società asiatiche (Baidu, Seiko) e americane sono più rappresentate di quelle europee.

Il settore industriale incide per quasi il 26%, il consumo discrezionale si aggiudica ben l'8% dell'indice!

Anche in questo caso, vanno segnalati i settori correlati che dovrebbero beneficiare del trend dell'IA nel lungo periodo, come la logistica (GXO), la ricerca genetica (Illumina), la medicina e la farmaceutica (Medtronic, Johnson & Johnson), le tecnologie automobilistiche in senso lato (Mobileye, Gentex, Nio, Denso), l'e-commerce (JD.com) e le tecnologie di intrattenimento (Akamai).

Le aggiunte dei settori macchinari (Deere&Co, Shibaura, AeroVironment, Cargotec) e attrezzature ortopediche (Stryker Corp) dovrebbero corrispondere al segmento Robotics dell'indice.

Sebbene l'indice abbia subito un lieve calo da inizio anno (-23%), ha guadagnato oltre il 23% dal 1° gennaio 2023.

Nasdaq CTA AI Index (NQINTEL)

Più piccolo del suo predecessore, con soli 67 titoli, il Nasdaq CTA AI Index include una maggioranza di titoli affini, con un'enfasi ancora più marcata sulle tecnologie (che rappresentano l'89% dell'indice). Come il suo omologo, il Nasdaq CTA AI ha un peso significativo nelle telecomunicazioni (tra il 4% e il 5% per entrambi gli indici).

Tra i grandi nomi del settore tecnologico non inclusi nell'indice precedente figurano Autodesk, Broadcom e Marvell tech, oltre alla francese STMicroelectronics.

Più focalizzato sui titoli di crescita e meno disperso geograficamente, ha guadagnato il 53% da gennaio 2023 e quest'anno è in pareggio.

The Nasdaq Global Artificial Intelligence and Big Data Index (NYGBIG)

Con 88 titoli, di cui quasi il 72% tecnologici, il NYGBIG ha una caratteristica distintiva: oltre il 15% dell'indice è rappresentato dal settore telecomunicazioni e reti (AT&T, BT group, Juniper, Nokia, Verizon).

L'altro segmento principale è quello dei beni di consumo discrezionali, che rappresenta quasi il 7% dell'indice. Esso è rappresentato da società che basano una parte significativa del loro modello di business sulla gestione dei dati degli utenti. Tra queste, Uber e Lyft nel settore del trasporto passeggeri, Snap nei social network, DropBox, Extreme Networks, Pure Storage e Twilio nel cloud.

Sono presenti anche una società indiana (Wipro), una banca canadese (Toronto-Dominion) e alcune aziende europee (tra cui SAP).

Trainato, come i suoi simili, dalle performance dei Magnifici Sette (Apple, Alphabet, Microsoft, Amazon, Tesla, Meta, Nvidia), beneficia anche della buona salute dei segmenti cloud, dei fornitori di hardware (come Lenovo) e del rally dei Bitcoin (MicroStrategy).

Ha guadagnato più del 74% in un anno e più del 4% dall'inizio dell'anno, posizionandosi in cima a questo grafico comparativo.