Negli Stati Uniti, i primi saranno ultimi

Il Russell 2000, l'indice delle small cap statunitensi, ha sovraperformato i principali indici grazie alla speculazione di un possibile allentamento della politica monetaria a metà settembre. Questa prospettiva è stata alimentata dalla pubblicazione dei dati sull'inflazione, che si sono rivelati piuttosto favorevoli. Tale allentamento sarebbe particolarmente vantaggioso per le società del Russell 2000, soprattutto nei settori biotech e high-tech, che potrebbero rifinanziare il debito in scadenza a costi inferiori.

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Per quanto riguarda il Nasdaq 100, per la prima volta in oltre un decennio, l'indice di riferimento dei titoli tecnologici statunitensi ha sottoperformato durante l'estate. L'indice è stato penalizzato dalla sua forte dipendenza dai “Magnifici Sette”, i giganti della tecnologia che hanno registrato risultati deludenti nel secondo trimestre e che da soli rappresentano il 40% della sua ponderazione. Inoltre, la dinamica del carry trade (yen-dollaro) e il rischio di un inasprimento delle sanzioni statunitensi sulle esportazioni di semiconduttori verso la Cina, principale importatore di questi componenti, hanno amplificato l'incertezza del mercato.

In Europa, i Paesi Bassi soffrono

Il mercato europeo ha vissuto una dinamica simile a quella degli Stati Uniti, con un'iniziale caduta a V seguita da un rapido rimbalzo. La cautela nei consumi ha pesato sui titoli più ciclici, in particolare quelli dei settori dei beni di lusso, automobilistico e tecnologico, che hanno riportato risultati e prospettive poco brillanti nelle loro relazioni trimestrali. Tuttavia, la tendenza si è invertita con il miglioramento degli indicatori di inflazione, che ora sono vicini all'obiettivo del 2% fissato dalla BCE per l'allentamento della politica monetaria.

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Da un punto di vista grafico, tutti gli indici europei registrano una buona performance, ad eccezione dell'AEX. L'indice olandese ha sofferto per i risultati poco brillanti del settore dei semiconduttori, su cui è fortemente concentrato. Tra gli indici che hanno sovraperformato lo Stoxx Europe 600 durante l'estate - il benchmark europeo - il DAX tedesco si è imposto. Seguono a ruota l’SMI svizzero, l'IBEX 35 spagnolo e il FTSE 100 britannico.

Focus sul settore auto

L'industria automobilistica europea è stata uno dei settori che ha sofferto maggiormente sul mercato azionario nel periodo luglio-agosto. Mentre l'indice Stoxx Europe 600 ha guadagnato il 2%, tutti i produttori hanno perso terreno. BMW e Mercedes hanno perso circa il 5%, mentre il trio Renault, Volkswagen e Volvo Car ha ceduto circa il 10%. Il primato negativo è andato a Stellantis, che ha perso quasi il 20%.

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