Nasdaq 100: 17.400 punti
Con 12 settimane di crescita nelle ultime 13, il Nasdaq sembra invincibile. Dopo aver guadagnato più del 50% nel 2023 e quasi il 3,5% dall'inizio dell'anno, l'indice dominato dalla tecnologia è ora sopra i 17.400 punti, un record assoluto.
Dopo essere riuscito a scrollarsi di dosso le turbolenze del 2022, un anno segnato da dubbi sul settore tecnologico e dai disamori per i titoli growth, dovrebbe guadagnare nuovamente slancio con i risultati aziendali previsti questa settimana. Infatti, 5 delle magnifiche 7 che hanno guidato il rally degli ultimi mesi - Alphabet, Amazon, Apple, Meta e Microsoft - pubblicheranno i loro risultati trimestrali, e i cali subiti da Tesla e Intel la scorsa settimana sono già stati dimenticati dal mercato.
S&P 500: 4.890 punti
Lo stesso si può dire per l'S&P 500 che, con 500 delle maggiori capitalizzazioni e un forte peso della tecnologia, sta raggiungendo livelli record. Dal 1° gennaio è salito del 2,6%, dopo aver guadagnato quasi il 25% nel 2023. Se ci sono dei contrarian in sala, sappiate che la tendenza al rialzo dei contratti futures sull'indice sembra indicare che questo fervore continuerà.
E per coloro che amano che le loro previsioni provengano da statistiche piuttosto che da sfere di cristallo, un rapido promemoria: dal 1953, quando l'S&P 500 termina gennaio in verde, nell'84% dei casi è di buon auspicio per il resto dell'anno.
Dow Jones: 38.100 punti
Per non essere da meno, il Dow Jones, il più anziano tra gli indici americani, ha festeggiato due record assoluti venerdì scorso: ha raggiunto il suo massimo livello in intraday (38.214) e a chiusura (38.109). Ha guadagnato l'1,2% dall'inizio dell'anno, dopo essere salito di oltre il 13% nel 2023.
Come i suoi colleghi, sta beneficiando di un'inflazione relativamente stabile tra novembre e dicembre, di un aumento della spesa dei consumatori e sta ignorando la politica monetaria e i commenti della Fed.