questo contesto, le strategie value stanno ottenendo risultati migliori rispetto alle strategie growth. Ricordiamo che una strategia value si concentra sulle società i cui indici di valutazione sono considerati scontati e che il mercato ritiene in ritardo. Una strategia growth si concentra sui titoli in crescita, ossia quelli con un fatturato in rapida espansione. Una domanda legittima: perché non investire in titoli growth quando la crescita è all'orizzonte?

Quando la crescita è abbondante, gli investitori cercano la crescita più economica.

Savita Subramanian della Bank of America ci dà la risposta: è una questione di finanza comportamentale! “Quando la crescita è scarsa, gli investitori pagano di più per una crescita inattaccabile. Quando la crescita è abbondante, gli investitori cercano la crescita più economica”, spiega la stratega, che ritiene anche che puntare sugli alti rendimenti, un'altra strategia orientata al valore, potrebbe dare migliori risultati, poiché i pensionati detengono una percentuale record di asset in gestione nei conti del mercato monetario, dove i rendimenti sono appena scesi. Allo stesso tempo, anche le azioni di qualità dovrebbero resistere bene, dato che la volatilità dovrebbe essere elevata nei prossimi mesi. Savita Subramanian conclude: “Tutte le strade portano all'indice Russell 1000 Value”.

Russell

Performance a 3 mesi dell'indice Russell 1000 Value, rappresentato dall'ETF Russell 1000 Value di iShares

Questo indice comprende le 1.000 maggiori capitalizzazioni statunitensi che soddisfano i criteri value. La composizione cambia rispetto alle selezioni iper tecnologiche. Ecco la top 10 al 23 settembre 2024:

  1. Berkshire Hathaway
  2. JPMorgan Chase
  3. Exxon Mobil
  4. UnitedHealth
  5. Johnson & Johnson
  6. Walmart
  7. Procter
  8. Bank of America
  9. Chevron
  10. Thermo Fisher

L'indice privilegia la finanza (31%), la sanità (16%), l’industria (15%) e la tecnologia, ma quella di vecchio stampo (9%). Il suo P/E medio sulla base degli ultimi risultati annuali è di 19,6 volte, rispetto alle 37 volte del Nasdaq 100 e alle 28,4 volte dell'S&P 500, un valore basso per i titoli statunitensi, anche se da mettere in prospettiva rispetto agli standard europei (P/E di 15,4 volte per lo Stoxx Europe 600).