L'S&P Aerospace & Defense Select Industry Index è salito del 18% quest'anno, mentre lo STOXX Europe Total Market Aerospace & Defense Index è salito di 23 punti. Il primo ha sottoperformato l'S&P 500 di soli due punti, mentre il secondo ha sovraperformato in modo significativo sia lo Stoxx Europe 600 che l'indice di riferimento statunitense.

Tra le large cap europee del settore, solo il costruttore navale italiano Fincantieri (-14%) e il costruttore di aerei Airbus (-9%) (anche se il calo riguarda più l'aviazione commerciale che la difesa) sono scesi da inizio anno. In particolare, le incursioni ucraine in territorio russo hanno segnato significativi rimbalzi in agosto, prima di un graduale calo alimentato dalle speranze di un cessate il fuoco. Il calo è stato tuttavia di breve durata, poiché l'escalation delle tensioni, segnata dagli attacchi missilistici dell'Iran contro Israele, ha rilanciato il settore.

Kongsberg Gruppen (+132%) ha realizzato una performance spettacolare, quasi pari a quella di Nvidia (+153%) - il che è tutto dire - grazie in particolare a un accordo con l'aeronautica militare statunitense sui missili JSM per gli F-35. Rheinmetall (+74%), SAAB (+49%), Leonardo (+40%) e Safran (+30%) hanno poi sostenuto la performance.

Non ci sono stati segni di debolezza sul versante americano. I “Magnificent Seven” del settore della difesa hanno registrato una forte performance, con l'eccezione di Boeing (-39%), che non è più tra le magnifiche, poiché impantanata nei suoi problemi. Heico (+45%) ha avuto un anno notevole in termini di performance e il suo titolo ha ricevuto un'ulteriore spinta quando Warren Buffett ha preso posizione nella società.

Due ETF a capitalizzazione che seguono il settore della difesa:

  • iShares U.S. Aerospace & Defense ETF: il tracker è progettato per seguire il Dow Jones U.S. Select Aerospace & Defense Index. L'ETF fornisce un'esposizione fisica a 36 titoli sottostanti dei sottosettori aerospaziale e della difesa. Le commissioni sono dello 0,4% per un patrimonio gestito di 6,3 miliardi di dollari.
  • VanEck Defense ETF: questo tracker più globale replica l'indice MarketVector Global Defense Industry, che traccia la performance delle società di tutto il mondo coinvolte nell'industria militare o della difesa. L'ETF è fortemente esposto al settore statunitense (60%), ma ha anche una significativa presenza internazionale, in particolare in Europa. Le commissioni sono dello 0,55% per un patrimonio gestito di 1,1 miliardi di dollari.

Vi rimando a questo articolo per altre idee sull'argomento. Si noti che non esistono ETF esposti esclusivamente al settore europeo della difesa.