ROMA (MF-DJ)--"La corsa dell'inflazione non è temporanea, ci sono ragioni strutturali a spingere i prezzi verso l'alto: dobbiamo fare attenzione all'impatto che questo può avere sui mercati e sulla crescita".

Lo ha detto alla Stampa il ceo di Euronext, Stephane Boujnah, aggiungendo che "siamo davanti a una forte crescita in Italia e in Europa, con la fiducia che il 2022 e il 2023 saranno anni non più di pandemia ma di post-Covid e di transizione green. Certo le criticità sono importanti: l'uscita dagli stimoli delle banche centrali, l'incertezza legata a inflazione e tassi di interesse. Questo spiega gran parte della pressione sui mercati, ma al momento credo che la crescita sia rassicurante".

Bce e Fed vanno in direzione contraria, "di certo la divergenza, con almeno tre rialzi dei tassi previsti in America quest'anno e nessuno in Europa, è molto significativa. Siccome buona parte dell'inflazione dipende dall'energia, c'è una percezione molto diversa a seconda di quanto ciascuno deve farci i conti. Sia a livello individuale, tra chi va a lavorare in auto o in metropolitana, sia tra i diversi Paesi, a seconda di quanto possono sfruttare fonti alternative, dal nucleare alle rinnovabili. E tutto questo incide nel dibattito dentro le istituzioni. Un dibattito, quello sulla natura temporanea dell'inflazione, destinato ad attraversare tutto il 2022, e a far tornare d'attualità temi degli anni '70 come l'indicizzazione dei salari all'inflazione. Forme di adeguamento dei salari hanno un senso solo se la corsa dei prezzi non è transitoria. E io credo lo sia solo in parte".

vs


(END) Dow Jones Newswires

January 28, 2022 02:42 ET (07:42 GMT)