MILANO (MF-DJ)--La privatizzazione di Ita è entrata nella fase cruciale della trattativa in esclusiva. Per il presidente di Aeroporti di Roma (Adr), Claudio De Vincenti, intervistato da MF-Milano Finanza «è centrale che ora il Tesoro vigili".

Domanda. Il Tesoro ha scelto di trattare in esclusiva con Certares-Air France-Delta per Ita. Come impatta sui piani di Adr? Preferivate Msc- Lufthansa?

Risposta. Adr è un operatore terzo nei confronti di tutte le aviolinee. La scelta spetta al Governo, non siamo parte di un processo di individuazione di questo genere. Il Mef ha valutato che la proposta del fondo fosse superiore. Air France e Delta hanno presentato un piano industriale interessante. È importante che il business plan definitivo preveda un forte sviluppo di Ita che deve riprendere appieno il proprio ruolo di compagnia aerea tradizionale full service e che contemporaneamente l'operatività valorizzi il sistema aeroportuale italiano, in cui Fiumicino è l'hub internazionale del Paese e del Mediterraneo.

D. E quindi?

R. Sarà decisivo che a livello concreto le strategie messe nere su bianco prevedano un ruolo forte di Fiumicino nelle rotte di Ita e dei suoi partner. È anche l'obiettivo del Governo. È un punto centrale della discussione in corso con la cordata scelta sul piano industriale. Per Adr è una questione cardine, perché significa incidere sullo sviluppo dello scalo per il quale il Governo nel Def prevede una crescita di 60 milioni di passeggeri nel medio-lungo periodo.

D. I critici della proposta Certares, però, mettono in guarda Ita dai rischi di una gestione centralizzata e mono-hub da parte di Air France, a differenza di Lufthansa che predilige invece una gestione regionale e multi-hub...

R. E' una differenza di approccio strategico nota. Sappiamo che nel piano industriale presentato da Certares, Fiumicino ha un ruolo molto importante nella connessione internazionale dell'Italia sia con il Nord America sia con altre destinazioni intercontinentali. È il punto chiave. Contiamo che il Mef, socio venditore e che resterà nel capitale, lavori in questa direzione.

D. C'è da credere a Certares e ad Air France quando dicono che vogliono anche assegnare a Fiumicino il ruolo di gateway verso l'Africa, costringendo però l'aeroporto di Parigi ad abdicare ad una funzione per lui storicamente strategica e cioè i voli verso quell'area?

R. Il ruolo di Fiumicino come hub verso il continente africano è una di quelle novità che può aver determinato la scelta del Mef, un impegno nuovo rispetto alla strategia di Air France e che va verificato e acquisito come reale. Il Tesoro deve ora perseguire il suo obiettivo di garantire la rilevanza dello scalo romano. Lo stesso esecutivo ha spiegato che soltanto ora comincia la discussione nel merito del piano e che la trattativa si concluderà positivamente solo se verranno ottenuti obblighi precisi nel business plan definitivo. Nell'offerta presentata sono previsti degli impegni per i vari hub che andranno verificati.

D. Quali sono gli elementi di forza del piano Certares?

R. Il più importante è sicuramente il network commerciale messo in piedi e il ruolo del fondo nel capitale di società che operano nel turismo. Poi, gli impegni presi sugli aeroporti italiani. Ciò non toglie che anche l'offerta Msc- Lufthansa contenesse punti di forza importanti.

D. Come quello sul traffico cargo: non permettere a Msc, leader mondiale della logistica, di essere l'azionista di riferimento di Ita avrà effetti negativi sullo sviluppo di Malpensa?

R. Il ruolo dello scalo lombardo era uno dei punti di forza della proposta concorrente. Nelle valutazioni del Mef, alla fine, sono prevalse considerazioni complessive.

D. Quanto dureranno ora le trattative? Qualcuno non esclude un rapido accordo, prima delle elezioni.

R. Difficile valutarlo. L'importante è che le strategie oggetto delle discussioni in corso siano le più solide per lo sviluppo dell'Italia.

D. Potrebbe ripetersi Air France-Klm. Storia di un matrimonio mancato costato all'Italia 12 miliardi"

R. Mi auguro che le valutazioni di chi sarà a Palazzo Chigi siano di tipo strettamente economico-industriali e non di altro genere. Conto che chiunque sia al Governo segua questa linea, che è quella che serve al Paese: Ita ha bisogno di una forte alleanza finanziaria e industriale e di un partner solido. Tutti i partiti devono essere su questa lunghezza d'onda.

D. Quindi se per Ita c'è da cambiare, l'importante è che si scelga comunque un partner forte.

R. Sì e sempre in una logica economico-industriale

red

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0608:47 set 2022


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