ROMA (MF-DJ)--Se si firmasse un accordo su Ita prima dell'insediamento del nuovo governo e Fratelli d'Italia guidasse il nuovo esecutivo, "porteremmo la questione davanti alla Corte Costituzionale. Il governo attuale deve occuparsi solo degli affari correnti. Improvvisamente questa vicenda ha assunto un'urgenza che prima non le apparteneva e ha molti lati oscuri che dovranno essere chiariti".

Lo ha detto Fabio Rampelli, deputato di FdI e vicepresidente della Camera, a Verità&Affari, commentando l'annuncio dell'apertura della trattativa in esclusiva del Mef con la cordata Certares-Delta-Air France. "Chi è stato omertoso e arrogante dovrà risponderne al popolo. In ogni caso tendo a escludere che si possa chiudere la vicenda in una finestra temporale così ristretta. Sarebbe la dimostrazione plastica che c'è qualcosa che va nascosto a ogni costo", ha aggiunto.

"L'esecutivo -ha continuato- non ha titolo per occuparsi di una questione strategica per il sistema trasporti italiano. L'Italia è un'economia trasversale, il trasporto aereo è uno strumento indispensabile per il nostro sistema trasportistio che è a sua volta essenziale per un Paese come il nostro. A 25 giorni dalle elezioni un governo che non esiste più non può assumere una decisione simile, anche se si tratta solo del primo passo. Per quanto ci riguarda non è una scelta definitiva".

"Il governo non esiste più, dovrebbe gestire solo l'ordinaria amministrazione", ha proseguito Rampelli spiegando che sulla vendita "lo spazio di manovra -se vinceremo noi le elezioni- ce lo prenderemo a prescindere sulla questione. Rivaluteremo la situazione avendo piena contezza delle offerte. Non commento le quote perché sono indiscrezioni di stampa. Ma specifico che non faccio il tifo per una o l'altra cordata, per me sono la stessa cosa. Di tifosi di Germania e Francia ce ne sono già troppi, io voglio sostenere l'Italia e rappresentare gli interessi degli italiani".

"La decisione su Ita deve essere presa allargando lo sguardo a tutto il sistema nazionale, dei trasporti ma anche economico -ha sottolineato- Seguendo una visione d'insieme lo Stato potrebbe prendere una decisione diversa. Come decidendo di non guadagnare sul trasporto aereo, ma portando avanti una compagnia di bandiera a saldo zero che però sia in grado di creare ricchezza in altri ambiti dell'economia. E usando di conseguenza Ita come veicolo per fare arrivare i turisti o per potenziare il commercio. Dobbiamo calcolare quanto costa non solo avere una compagnia di bandiera, ma anche non averla".

"Se vincesse Lufthansa, l'Italia sarebbe il quinto/sesto hub della sua cordata a livello europeo, se vincesse Air France, sarebbe il terzo. In ogni caso sarebbe una compagnia che punterebbe a competere sul piano continentale, ma partendo da un gradino inferiore all'interno della sua stessa cordata", ha proseguito.

Fratelli d'Italia lascia tra le ipotesi percorribili anche una compagnia aerea ancora in mano allo Stato. "Non mi sento di escluderlo, ma neanche di confermarlo -ha precisato Rampelli- Fratelli d'Italia viene accusata di essere troppo nazionalista, ma quello che noi vogliamo è lo sviluppo di una compagnia che faccia gli interessi dell'Italia. È normale che se la decisione viene presa da un governo tecnico, di destra o di sinistra, i princìpi per arrivare a quella decisione saranno diversi. E di conseguenza anche la strada che verrà prescelta. Questo per dire che anche noi vogliamo e pretendiamo un partenariato con altre compagnie, ma che siano in grado di far competere ad armi pari Ita con le altre realtà europee. E non che la riducano a un osso da spolpare come già successo in passato. Per noi rimane tutto aperto".

Quanto alla posizione di dirigenti di Ita e sindacati che spingono per una soluzione a breve termine, "non sono rappresentativi -ha affermato- spingevano per chiudere con Lufthansa, ora vedremo se saranno per chiudere un qualsiasi accordo purché venga fatto in fretta. La pancia dei lavoratori è d'accordo con noi. Serve tempo per arrivare a un'intesa con un privato che sia favorevole a Stato, cittadini e lavoratori. E questo tempo deve essere impiegato bene".

In merito alle garanzie che devono dare i privati: "mantenimento dei livelli occupazionali, ricapitalizzazione, minimo raddoppio della flotta aerea, capacità di stare sul mercato con voli intercontinentali che sono stati tagliati in modo incomprensibile in passato. E anche riappropriazione dei servizi complementari dal catering alla manutenzione che, da eccellenza mondiale, è stata smantellata senza ritegno. Inoltre dovranno partecipare a una revisione dell'intero sistema che consenta alla nuova Ita di competere ad armi pari con le compagnie low cost, mentre ora parte svantaggiata", ha concluso.

vs

fine

MF-DJ NEWS

0108:50 set 2022


(END) Dow Jones Newswires

September 01, 2022 02:52 ET (06:52 GMT)