ROMA (MF-DJ)--Nel piano Certares per Ita Airways, discusso nell'incontro di mercoledì scorso, non c'è solo l'aumento della flotta e dell'occupazione, ma il piatto forte è costituito dal sostegno sul fronte dell forniture di combustibile. Delta, che sarà il partner industriale della compagnia, ha infatti proposto di mettere a disposizione il kerosene made in Usa.

Lo scrive il Messaggero spiegando che il colosso a stelle e strisce possiede, tra l'altro, una raffineria e già rifornisce i vettori alleati quando atterrano negli aeroporti americani, a partire proprio da Air France-Klm. Consentendo un risparmio considerevole in un periodo i cui prezzi sono schizzati alle stelle. Solo Ita, tanto per capire l'importanza sul bilancio di questi oneri, spende circa 204 milioni di euro. Peraltro, meno costi energetici consentirebbero, almeno in prospettiva, una possibile riduzione del prezzo dei biglietti. Con intuibili conseguenze positive per i viaggiatori.

Delta, inoltre, avrebbe apprezzato il fatto che i vertici di Ita abbiano scelto una flotta composta da veicoli omogenei, gli Airbus, che rendono più facili le economie di scala in termini di manutenzione. Da segnalare che la compagnia americana si è detta anche disponibile a supportare Ita nella rinegoziazione dei contratti di leasing degli aerei. Insomma, al di là della procedura negoziale, spinta dalla volontà del Tesoro di chiudere in fretta, Delta sembra già ragionare come se la ex Alitalia facesse già parte del network. Probabilmente il fatto che il ceo del fondo Certares, Greg O' Hara, ha già incontrato il ministro dell'Economia Daniele Franco, lascia presumere alla cordata che il passo finale sia vicino. Non a caso con Delta si è parlato anche del percorso di formazione dei piloti italiani che comprende anche l'istruzione per passare dal breve al lungo raggio.

Il piano Certares prevede del resto un miglioramento significativo di quello messo in campo da Ita. Con il fondo americano pronto ad assumere 1.500 dipendenti il prossimo anno, aumentando aerei (da 63 a 100, fino a 120 nel 2024) e rotte. Si parte dalla situazione attuale con 3.500 dipendenti e 63 aerei (700 piloti e 1.360 assistenti di volo) per arrivare l'anno prossimo, con l'aumento delle rotte e degli aerei, a 5.000, con un balzo quindi di 1.500 dipendenti; l'anno successivo, crescita ulteriore di 500 unità. Cifre che i nuovi investitori intendono correggere nuovamente al rialzo visto che il network sarà ampliato sopratutto verso il Nord America.

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0408:56 ott 2022


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