ROMA (MF-DJ)--Prima giornata di incontri tra Lufthansa, Ita e Mef. Una triangolazione che è servita per riavviare le trattative interrotte a fine agosto scorso, quando l'azionista pubblico ha preferito assegnare l'esclusiva a Certares, ma anche per sondare l'opzione Fs ed aprire ai tedeschi i veri conti di Ita.

Ed ecco, scrive MIlano Finanza, come si presenta la compagnia adesso che l'azionista pubblico ha onorato la scadenza del 30 novembre versando altri 400 milioni di euro di aumento di capitale e garantendo la continuità aziendale. Si è deciso, si legge nei documenti, «di ripianare integralmente le perdite riportate nella relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022, per complessivi euro 420,8 milioni di euro, relative al bilancio al 31 dicembre 2020, al bilancio al 31 dicembre 2021 (in tutto circa 149 milioni di euro), nonché al bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 (271 milioni di euro, ndr)». Allo stesso tempo, il capitale sociale è stato portato da 299,2 a 699,2 milioni di euro, «aumento interamente sottoscritto e versato dal ministero dell'Economia al 30 novembre 2022».

Dal dicastero guidato da Giancarlo Giorgetti dovranno arrivare altri 250 milioni di euro entro marzo 2023. Ma la cura Giorgetti non basta. Sempre in versione stand alone, Ita infatti dovrà bussare anche alle banche: la mole dei finanziamenti necessari per fare fronte agli investimenti nella flotta, infatti, è stimata in 282 milioni di euro, cifra che verrebbe garantita dagli stessi aeromobili acquistati.In attesa che si concluda la privatizzazione, infatti, il management procede col piano di rinnovo della flotta. I 39 aeromobili opzionati per il 2023, va detto, non sono tutti da comprare.

Almeno 23, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, saranno presi in leasing, attivando anche la formula del «pay per flight hour», che consente di pagare l'aero in base all'effettivo utilizzo.

La volontà di andare avanti è confermata dall'ad Fabio Lazzerini. «Il core dei nostri progetti di sostenibilità è il rinnovo della flotta. Entro l'anno prossimo avremo metà flotta di nuova generazione ed entro il 2026 saliremo all'82%, il che consentirà all'Italia di avere la flotta più giovane e green d'Europa», ha spiegato Lazzerini.

«La vecchia compagnia di bandiera aveva una flotta con età media di 17-18 anni, tra le più anziane d'Europa, tutta basata su vecchia tecnologia particolarmente inquinante. La sostenibilità ambientale se non si trasforma in sostenibilità economica nelle aziende diventa solo greenwashing. Per ogni aereo nuovo risparmiamo il 27% dei costi sul carburante e il 40% dei costi di manutenzione. Questo ha un impatto enorme sul conto economico», ha aggiunto. Intatta, infine, la voce patrimoniale relativa al marchio Alitalia che fa ovviamente parte del pacchetto Ita a disposizione dell'eventuale acquirente: 90 milioni. Oggi, intanto, si terrà il primo cda operativo col nuovo presidente Antonino Turicchi. Non dovrebbero essere esaminati i conti, che potrebbero invece essere sul tavolo del successivo board, il 12 dicembre.

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3009:32 nov 2022


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November 30, 2022 03:33 ET (08:33 GMT)