ROMA (MF-DJ)--La ricerca di un partner italiano per Ita, con capacità finanziarie adeguate in grado di affiancare Lufthansa, si sta rivelando più complesso di quanto si sperava: l'ipotesi Fs, ventilata nei giorni scorsi, e il rientro in partita di Msc, sembra siano opzioni non facilmente percorribili. Sia perché allo stato non si scorge un solo segno che dopo il netto rifiuto, il patron di Msc, Gianluigi Aponte, possa tornare sui suoi passi; sia perché le Fs guidate da Luigi Ferraris non hanno mai manifestato particolare interesse per l'operazione, preferendo concentrarsi sul proprio business.

Lo scrive Il Messaggero spiegando che la palla ora è al Ministero dell'Economia che potrebbe anche decidere di proseguire da solo al fianco della compagnia tedesca. Lo schema allo studio, tra i tanti che circolano, prevede che ai tedeschi vada una quota del 51%, mentre al Mef resterebbe la quota residua, da dividere con l'eventuale partner qualora spuntasse una proposta. Tutto il quadro è comunque in movimento anche se il governo ha fatto capire di voler chiudere il dossier entro fine anno.

Sullo sfondo resta poi la questione della golden share. Del resto lo stesso decreto che ha stabilito il percorso della privatizzazione - e che è attualmente in vigore - fissa i paletti per la vendita, dando al socio statale poteri ben precisi per condizionare o porre il veto sulla governance e sulle future strategie di Ita. In altre parole, l'acquirente non potrà trasformare il vettore in una low cost o stravolgere l'attuale network delle rotte. Piuttosto dovrà garantire i livelli occupazionali, la tutela del made in Italy, e soprattutto lo sviluppo dell'hub di Fiumicino.

Nel frattempo gli emissari di Lufthansa hanno già incontrato i vertici di Ita per una expert session, ossia un incontro tecnico su vari temi: dalle rotte agli aspetti finanziari alle risorse umane. Ieri il cda della compagnia tricolore, il primo guidato dal nuovo presidente Antonino Turicchi, ha fatto il punto sui conti, ma ha evitato di entrare nei dettagli della trattativa.

Il board ha aggiornato le stime sull'anno che sta per concludersi: un 2022 che si chiuderà in profondo rosso dopo che la compagnia ha contabilizzato i primi nove mesi con un Ebitda negativo per 290 milioni. Proprio i conti in rosso pesano sulla valutazione attuale di Ita. Secondo la stampa tedesca la newco vale oggi 450 milioni di euro rispetto al miliardo e più di inizio anno, sicché Lufthansa potrebbe prendersi il 51% per soli 250 milioni. Sul fronte industriale, nel piano ipotizzato Lufthansa farebbe di Fiumicino un hub verso Africa e Asia, mentre a Milano punterebbe anche sul cargo e poi svilupperebbe sinergie con Air Dolomiti per completare il pacchetto. Il tempo comunque stringe, perché la cassa della compagnia, dopo le buone performance di questi mesi, potrebbe esaurirsi a marzo, costringendo lo Stato, in assenza di un partner industriale e di una nuova alleanza, a intervenire dopo gli 1,2 miliardi già destinati alle casse del vettore.

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0109:35 dic 2022


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December 01, 2022 03:37 ET (08:37 GMT)