Secondo l'istituto la crescita 2022 si fermerà al 3,7% quest'anno rispetto al +4,2% stimato lo scorso ottobre.

Ritoccate al rialzo invece le previsioni per il 2021 e il 2023, a +6,3% e +2,7% rispettivamente da +6,2% e +2,6% della precedente stima.

"Anche il 2022 si prospetta un anno non facile", si legge in un report del Ref. "Nel corso delle ultime settimane il quadro congiunturale europeo ha mostrato andamenti ancora relativamente favorevoli, pur in presenza di diversi ostacoli che stanno rendendo il percorso più accidentato".

"Al momento il punto di maggiore incertezza del quadro europeo è rappresentato dalle conseguenze dello shock sui prezzi dell'energia".

L'istituto sottolinea che "le risorse del Pnrr definiscono la prospettiva di una politica di bilancio a sostegno della crescita italiana", ricordando che "l'Italia ha concordato impegni vincolanti, che richiederanno sforzi notevoli a tutti livelli di governo, per portare avanti il programma concordato con la Ue".

(Antonella Cinelli, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)