Il saldo relativo ai soli Paesi Ue ha visto nel mese in osservazione un surplus di 1,012 miliardi di euro rispetto al surplus di 0,384 miliardi del mese precedente.

Ad aprile, dice Istat nel comunicato, l'export ha registrato un nuovo incremento congiunturale grazie alle vendite verso i paesi extra Ue, in particolare con l'aumento delle esportazioni di beni strumentali.

Nel trimestre febbraio-aprile 2021, rispetto al precedente, l'export aumenta del 4,2%, l'import del 7,6%.

Ad aprile 2021 la crescita su base annua dell'export è straordinariamente ampia: +97,6%, con +91,5% per le vendite verso l'area Ue e +104,6% verso quella extra Ue. Anche l'import segna un fortissimo aumento tendenziale (+62,8%) che coinvolge sia l'area Ue (+69,2%) sia i mercati extra Ue (+54,9%).

Su base annua la crescita anomale dell'export, spiega la nota, è conseguenza del livello particolarmente basso registrato ad aprile 2020 per la forte contrazione del commercio mondiale connessa alla pandemia. A eccezione della farmaceutica, l'incremento riguarda tutti i settori e tutti i principali paesi partner.

Stesse considerazioni anche per l'import, la cui ampiezza anomala della crescita tendenziale è dovuta al confronto con il dato di aprile 2020 e, a esclusione degli acquisti di prodotti tessili e farmaceutici, risulta generalizzata.

Per i prezzi all'import, spiega ancora Istat, la netta accelerazione della crescita su base annua (+8,3%, da +4,3% di marzo) è dovuta soprattutto alla dinamica positiva dei beni intermedi in entrambe le aree, euro e non euro, e al marcato rialzo tendenziale dei prezzi dei prodotti energetici nell'area non euro.

(Stefano Bernabei, in redazione a Milano Sabina Suzzi)