ROMA (Reuters) - La perdurante instabilità geopolitica, i rincari dei prezzi per il caro energia e le peggiori prospettive di crescita sul 2023 hanno determinato un incremento dei rischi per la stabilità in Italia, come nel resto dell'area euro.

Lo scrive la Banca d'Italia nel suo ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria che viene pubblicato semestralmente.

"I rischi per la stabilità finanziaria sono aumentati anche in Italia, sebbene il sistema bancario, le famiglie e le imprese siano nell'insieme più solidi rispetto a passati episodi di turbolenza", si legge nel rapporto.

Le banche e le famiglie e le imprese affrontano comunque questa congiuntura "nell'insieme più solidi rispetto a passati episodi di turbolenza".

Per gli istituti di credito, le più deboli condizioni macroeconomiche, l'inflazione e l'aumento dei tassi "potranno avere nei prossimi mesi conseguenze rilevanti per i bilanci bancari".

Potranno esserci ricadute sulla capacità di rimborso dei prestiti da parte di famiglie e imprese per effetto degli aumenti dei tassi, con potenziali ricadute sulla qualità del credito, avverte Bankitalia.

E dal lato della raccolta, potranno esserci pressioni al rialzo sui costi "anche a seguito della necessità di sostituire una parte dei fondi acquisiti attraverso le operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Targeted Longer-Term Refinancing Operations, Tltro) in scadenza nei prossimi mesi".

Le banche più grandi poi dovranno anche coprire l'esigenza di emettere strumenti idonei a soddisfare il requisito minimo di fondi propri e passività soggette a bail-in (minimum requirement for own funds and eligible liabilities, Mrel).

La redditività nel medio termine, per l'aumento del margine di interesse, secondo Bankitalia, resterà positiva "sebbene essa sia parzialmente controbilanciata da un incremento degli accantonamenti per perdite su crediti e dalla diminuzione dei ricavi da negoziazione".