(Alliance News) - A settembre si stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca rispetto ad agosto, mentre in termini tendenziali si accentua la contrazione dell'indice, che perdura da venti mesi.
Lo ha fatto sapere l'Istat venerdì.
Nel dettaglio, a settembre l'Istat stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,4%
rispetto alla lettura piatta di agosto, rivista al ribasso dal precedente aumento dello 0,1%.
Nella media del terzo trimestre il livello della produzione diminuisce dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti.
L'indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale per i beni intermedi per l'1,9% e i beni strumentali per l'1,8%; diminuiscono invece l'energia per il 3,8% e i beni di consumo per il 2,5%.
Al netto degli effetti di calendario, a settembre l'indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 4,0% dal calo del 3,2% di agosto scorso.
Flessioni tendenziali caratterizzano tutti i comparti: la riduzione è più rilevante per i beni strumentali per il 5,1%, i beni intermedi per il 4,0%, i beni di consumo per il 3,5% e meno pronunciata per l'energia per l'1,6%.
I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali più elevati sono la fabbricazione di apparecchiature elettriche con un aumento del 5,9%, la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica su dell'1,9% e l'attività estrattiva per l'1,8%.
Le flessioni maggiori si rilevano nella fabbricazione di mezzi di trasporto per il 15%, nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori per l'11% e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati per l'8,1%.
Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter
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