(Reuters) - Potrebbe volerci almeno un decennio prima che il rapporto debito/Pil dell'Italia torni ai livelli pre-Covid del 135%, e ci vorrà un decennio più del previsto per ridurlo al 100% anche in uno scenario ottimistico.

È quanto si legge in un report dell'agenzia di rating Fitch.

I calcoli, che fanno parte di un rapporto sulla difficoltà di sviluppare norme europee sul debito convincenti per un Paese altamente indebitato, indicano che per una significativa riduzione del debito sono necessari un tasso di crescita nominale almeno del 3% e un avanzo primario di bilancio.

Si ipotizza inoltre un rapporto debito/Pil italiano del 160% per il 2021 e rendimenti marginali in aumento al 2,3% entro il 2025 con una scadenza media del debito di sette anni.

"A nostro avviso, queste simulazioni evidenziano la sfida di progettare una norma fiscale basata su un ancoraggio credibile del debito", dicono gli analisti di Fitch.

"Semplici modifiche parametriche, ad esempio al livello del debito di riferimento o alla velocità di aggiustamento, potrebbero non essere sufficienti per rendere la norma credibile e operativa".

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)