MILANO (Reuters) - L'Italia sta cercando di rivedere il modo in cui vengono calcolate le bollette dell'elettricità nel tentativo di contenere i prezzi in un momento in cui i costi dell'energia stanno salendo, secondo quanto riferito da due fonti vicine alla situazione.

Il ministro della transizione energetica Roberto Cingolani ha detto ieri che i prezzi dell'energia al dettaglio in Italia aumenteranno del 40% nel prossimo trimestre, trainati dal rincaro dei prezzi internazionali del gas e dai costi dei permessi sulle emissioni di carbonio.

L'aumento dei prezzi, se confermato dal regolatore che fissa i prezzi dell'elettricità nel mercato retail non liberalizzato ogni tre mesi, segue un aumento del 9,9% nel secondo trimestre.

L'incremento sarebbe stato del 20% circa se il governo non avesse iniettato 1,2 miliardi di euro di risorse per tagliare i cosiddetti "oneri di sistema".

Un rincaro del 40% delle bollette elettriche porterebbe a un aumento dei costi per le famiglie di 1.300 euro all'anno, secondo l'associazione consumatori Assoutenti.

La riforma è prevista quest'anno, dice una delle fonti.

Secondo Davide Tabarelli, numero uno di Nomisma Energia, eliminare i costi di sistema dalle bollette dei consumatori finali potrebbe compensare gli aumenti dei prezzi innescati dai costi delle materie prime che, ha detto, sono "destinati a continuare a salire".

"Ma non sarà facile perché molte di queste voci sono legate all'energia", ha sottolineato.

I costi di sistema, che includono voci come le spese generali per coprire gli incentivi alle energie rinnovabili e la sicurezza nucleare, rappresentano in media più del 20% della bolletta finale degli italiani.

Nella revisione trimestrale, il regolatore dell'energia fissa i prezzi per i consumatori sul mercato retail non liberalizzato, circa un terzo del totale. L'Italia sta cercando di completare la liberalizzazione del mercato dell'energia retail nel 2023.

La mossa di Roma arriva mentre i governi di tutta Europa sono sotto pressione per ridurre le bollette elettriche, in modo da aiutare le famiglie e le piccole imprese mentre le economie emergono lentamente dalla pandemia.

Ieri, il primo ministro spagnolo Pietro Sanchez ha detto che la Spagna stabilirà un tetto per i prezzi del gas, taglierà le tasse e reindirizzerà i profitti delle compagnie energetiche nell'ambito di un pacchetto per ridurre l'impennata dei costi dell'elettricità.

La domanda elevata di gas naturale, le forniture limitate e i permessi di emissione più costosi hanno fatto impennare il costo dell'energia in molti paesi, con i prezzi 'forward' che indicano che difficilmente il problema sarà risolto prima dell'inverno.

(Tradotto da Agnese Stracquadanio in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi)