L'ETF della settimana: tassi più bassi per sostenere gli operatori del private equity

Il settore del private equity, affamato di capitali, non ama i tassi d'interesse elevati. Vi sono due ragioni principali. Innanzitutto, i tassi elevati comportano un aumento degli interessi sul debito, il che riduce automaticamente l'importo del debito che può essere preso in prestito per completare un'acquisizione. Di norma gli importi non presi in prestito non sono compensati dall'aumento dell'investimento di capitale, a meno che l'azienda non accetti di ridurre il proprio IRR, ovvero il livello di rendimento atteso. La seconda ragione è che i tassi più alti portano a multipli di valutazione più bassi. Di conseguenza, le operazioni sono meno redditizie. La prospettiva di tassi più bassi è quindi accolta con favore dalle società che hanno già nostalgia dei tempi del denaro gratis!

ETF selezionato: iShares Listed Private Equity UCITS ETF USD (Dist)

Cosa troviamo in questo ETF?

L'ETF investe nelle principali società di private equity quotate in Borsa. È composto da 74 linee, ma le prime 10 rappresentano il 55,2% del patrimonio in gestione. Si tratta della svizzera Partners Group Holding (8,5%), delle britanniche 3I Group (7,7%) e Intermediate Capital (3,1%), della canadese Brookfield (7,2%) e delle statunitensi Blackstone (7,4%), KKR (6,8%), Apollo (4%), Ares Capital (3,8%) e Blue Owl (3%).

In termini geografici gli Stati Uniti sono logicamente la prima zona di investimento, con il 49,6% delle attività in gestione. Ma chi acquista questo ETF avrà anche un'esposizione significativa al Regno Unito (14,6%), al Canada (13,5%), alla Svizzera (8,5%) e, più modestamente, alla Francia (3,5%). Il resto del mondo rappresenta il 10,6%.

In passato, tra il 2009 e il 2021, la performance è stata molto buona, dato il basso costo del denaro. Lo scorso anno si è rivelato piuttosto positivo, poiché gli investitori hanno continuato a speculare sulla fine del rialzo dei tassi.

A livello di caratteristiche, il patrimonio totale è ragionevole e si aggira intorno ai 650 milioni di dollari. La replica è fisica e l'ETF paga dividendi ogni sei mesi. Infine, le commissioni di gestione sono piuttosto elevate, pari allo 0,75%, ma si tratta di un valore generalmente standard per gli ETF tematici.

Quali sono i vantaggi?

• L'ETF offre un'esposizione al settore del private equity attraverso l'investimento diretto nelle maggiori società del mondo.
• Un calo dei tassi d'interesse dovrebbe favorire il mercato.

E gli svantaggi?

• Esiste uno sfasamento temporale tra le decisioni macroeconomiche e il loro impatto sulle società. Di conseguenza, al di là delle speculazioni degli investitori, la materializzazione del taglio dei tassi non sarà visibile nei conti per diversi anni finanziari.

Carta d'identità dell'ETF

Numero di posizioni: 74

Codice ISIN: IE00B1TXHL60

Commissioni: 0,75%

Un'alternativa senza dividendi

Se ricevere dividendi non è la vostra priorità, potete contare su Xtrackers LPX Private Equity Swap UCITS ETF 1C. Le sue caratteristiche sono abbastanza simili a quelle dell'ETF precedente. Tuttavia, la distribuzione è più concentrata nelle ponderazioni principali (73,3% per le 10 linee principali), come Apollo (8,9%) e KKR (8,3%) o la svedese EQT (7,9%).

Carta d'identità dell'ETF

Numero di posizioni: 25

Codice ISIN: LU0322250712

Commissioni: 0,70%

Potete trovare questi ETF su MarketScreener: iShares (Blackrock) / Xtrackers (DWS).

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