L'Egitto ha minacciato mercoledì di ritirarsi come mediatore nei negoziati per il cessate il fuoco a Gaza, dopo che la CNN ha riferito che l'intelligence egiziana ha cambiato i termini della recente proposta di tregua e ha fatto fallire un accordo.

"I tentativi di mettere in dubbio e offendere gli sforzi di mediazione dell'Egitto... porteranno solo a ulteriori complicazioni della situazione a Gaza e nell'intera regione e potrebbero spingere l'Egitto a ritirarsi completamente dalla sua mediazione nell'attuale conflitto", ha dichiarato Diaa Rashwan, capo del Servizio di Informazione di Stato dell'Egitto, in una dichiarazione pubblicata sui social media. Citando tre persone che hanno familiarità con le discussioni, la CNN martedì ha detto che l'intelligence egiziana ha cambiato i termini di una proposta di cessate il fuoco che Israele ha accettato all'inizio di maggio.

Quando Hamas ha annunciato il 6 maggio di aver accettato l'accordo, non si trattava della proposta che i colleghi mediatori degli Stati Uniti e del Qatar pensavano fosse stata presentata ad Hamas per essere esaminata, secondo .

Le modifiche apportate dall'intelligence egiziana hanno provocato rabbia e recriminazione tra i funzionari statunitensi, israeliani e qatarioti e hanno causato un'impasse nei colloqui, secondo il rapporto della CNN.

Rashwan ha detto nella dichiarazione che la partecipazione del Cairo come mediatore è derivata da "ripetute richieste e insistenze" da parte di Israele e degli Stati Uniti.

L'Egitto ha detto che alcune "parti" hanno recentemente indirizzato la colpa verso i mediatori egiziani e qatarioti, accusandoli di essere di parte, ha aggiunto.

Le tensioni tra Egitto e Israele sono cresciute a causa dell'operazione militare israeliana a Rafah, all'estremità meridionale della Striscia di Gaza, appena oltre il confine con l'Egitto.

Da quando la guerra tra Israele e Hamas è iniziata il 7 ottobre, l'Egitto ha espresso la preoccupazione che la campagna israeliana possa spingere i residenti dell'enclave palestinese oltre il suo confine, dove ha rafforzato la sicurezza. (Relazioni di Jaidaa Taha e Yomna Ehab; Redazione di Cynthia Osterman)