La legge richiederà alle aziende di produrre una dichiarazione di due diligence che dimostri che le loro catene di approvvigionamento non stanno contribuendo alla distruzione delle foreste, prima di vendere prodotti nell'UE - altrimenti potrebbero incorrere in multe salate.

"Spero che questo regolamento innovativo dia impulso alla protezione delle foreste in tutto il mondo e ispiri altri Paesi alla COP15", ha dichiarato il negoziatore principale del Parlamento europeo, Christophe Hansen.

La deforestazione è una delle principali fonti di emissioni di gas serra che guidano il cambiamento climatico e sarà al centro della conferenza COP15 delle Nazioni Unite questa settimana, dove i Paesi cercheranno un accordo globale per proteggere la natura.

I negoziatori dei Paesi dell'Unione Europea e del Parlamento Europeo hanno raggiunto l'accordo sulla legge all'inizio di martedì.

Si applicherà alla soia, alla carne bovina, all'olio di palma, al legno, al cacao e al caffè, e ad alcuni prodotti derivati, tra cui pelle, cioccolato e mobili. La gomma, il carbone e alcuni derivati dell'olio di palma sono stati inclusi su richiesta dei legislatori dell'UE.

Le aziende dovranno mostrare quando e dove sono state prodotte le materie prime e informazioni "verificabili" sul fatto che sono prive di deforestazione - il che significa che non sono state coltivate su terreni deforestati dopo il 2020.

Devono anche dimostrare che i diritti delle popolazioni indigene sono stati rispettati durante la produzione dei prodotti.

La mancata conformità potrebbe comportare multe fino al 4% del fatturato di un'azienda in un Paese dell'UE.

I Paesi dell'UE e il suo Parlamento approveranno formalmente la legislazione. La legge potrà entrare in vigore 20 giorni dopo, anche se alcune regole entreranno in vigore dopo 18 mesi.

I Paesi membri dell'UE dovranno effettuare controlli di conformità sul 9% delle aziende che esportano da Paesi ad alto rischio di deforestazione, sul 3% dei Paesi a rischio standard e sull'1% dei Paesi a basso rischio.

Paesi come Brasile, Indonesia, Colombia e Malesia hanno criticato il piano dell'UE, avvertendo che le regole saranno onerose e costose.

Il commissario europeo per l'ambiente Virginijus Sinkevicius ha dichiarato lunedì a Reuters di aver visitato o parlato con i governi interessati dalla legge e che l'UE collaborerà con i Paesi per aiutarli a costruire la loro capacità di attuare le regole.