L'8 marzo l'UE presenterà la sua legge sulle materie prime critiche, per garantire l'approvvigionamento del blocco di materie prime critiche, tra cui litio, cobalto, nichel, manganese e grafite, necessari per i veicoli elettrici.

Breton ha evidenziato due problemi principali. Il primo è l'eccessiva dipendenza da Paesi come la Cina, grande produttore, per materiali come il magnesio utilizzato nell'elettronica, nelle automobili e nei macchinari. Il secondo è il previsto aumento "colossale" della domanda.

La dipendenza dell'UE dalle importazioni di metalli e dalla sicurezza degli approvvigionamenti è stata rafforzata dalle industrie ad alta intensità energetica che cercano di spostare la produzione fuori dal blocco a causa dell'impennata dei costi dell'energia dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

La Russia è storicamente un importante fornitore di alluminio, nichel, rame, cobalto e palladio per l'Europa.

"Voglio che investiate in operazioni nella catena di valore delle materie prime critiche", ha detto Breton a una tavola rotonda di banche europee, tra cui Société Générale, Deutsche Bank e Santander Group, secondo una trascrizione delle sue osservazioni vista da Reuters mercoledì.

"A volte avete affrontato delle sfide: qui in Europa, a causa dell'opposizione locale, delle lunghe procedure o della mancanza di casi economici; oppure nel resto del mondo, dove potreste essere accusati di sostenere progetti con bassi standard ambientali e sociali", ha aggiunto, rivolgendosi alla sala dell'hotel Berlaymont di Bruxelles lunedì.

Dovendo coordinare la legislazione tra i 27 membri, il blocco è in ritardo rispetto ad altri Paesi occidentali, come gli Stati Uniti e il Canada, che hanno già introdotto proposte di legge per garantire energia pulita e materiali per la transizione energetica.

Il capo della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato la scorsa settimana che l'UE sta mettendo a disposizione un Fondo di Sovranità Europea per evitare che le aziende si trasferiscano negli Stati Uniti.

L'UE spera di coinvolgere l'Ucraina, così come altri Paesi, nel suo sviluppo del settore delle batterie, ha detto Breton.

"Naturalmente, non possiamo investire solo in Europa. Ecco perché abbiamo stabilito partnership strategiche su materie prime critiche con Canada, Ucraina, Namibia e Kazakistan. E stiamo avanzando nelle discussioni con altri Paesi".