La CMA ha dichiarato che Veolia deve vendere tre parti dell'azienda risultante dalla fusione a causa di "sostanziali problemi di concorrenza", in una decisione che, secondo la CMA, "proteggerà i comuni e le imprese da probabili prezzi più alti e servizi di qualità inferiore".

La CMA ha dichiarato che le cessioni sono necessarie anche nell'Unione Europea e in Australia.