Il PIL non petrolifero è aumentato del 6,7% nello stesso periodo, secondo i dati del Centro Federale di Competitività e Statistica.
I settori delle attività finanziarie e assicurative, dei trasporti e dell'immagazzinamento, dell'immobiliare e dell'edilizia sono stati tra i settori in maggiore crescita.
Lo Stato del Golfo ha anche intensificato gli investimenti in settori come l'energia rinnovabile e la tecnologia avanzata.
Uno dei principali esportatori di petrolio al mondo, gli Emirati Arabi Uniti hanno accelerato i piani per diversificare la propria economia dagli idrocarburi e attirare gli investimenti stranieri, con il PIL non petrolifero che ora rappresenta oltre il 70% del contributo alla crescita complessiva.
La crescita del PIL reale è stimata al 3,6% nel 2023, secondo i calcoli di Reuters, con una crescita del PIL non petrolifero del 6,2%, nonostante il calo dell'attività petrolifera dello scorso anno, dovuto alla diminuzione della produzione e dei prezzi, che ha pesato su tutti i produttori regionali di petrolio e gas.
Il Fondo Monetario Internazionale ha affermato in una recente dichiarazione che la crescita economica negli Emirati Arabi Uniti è stata ampia e guidata da una solida attività interna in settori come il turismo, l'edilizia e i servizi finanziari.
Il Fondo ha alzato la sua previsione preliminare di crescita del PIL nel 2024 al 4%, rispetto al 3,5% previsto nel suo ultimo rapporto Regional Economic Outlook pubblicato ad aprile.
Anche un sondaggio Reuters condotto tra gli economisti ad aprile prevedeva una crescita del PIL degli Emirati Arabi Uniti del 4% nel 2024, la più rapida tra i Paesi del Golfo.
"L'economia degli Emirati Arabi Uniti è stata straordinariamente resistente sia ad un contesto esterno poco brillante che ad un aumento significativo dei tassi di interesse nel 2023", hanno dichiarato gli analisti di Emirates NBD in una nota di ricerca di giovedì.
