L'unità Amplats porta l'agenzia fiscale dello Zimbabwe in tribunale per una disputa sulle royalties da 24 milioni di dollari

L'unità di Anglo American Platinum in Zimbabwe ha portato l'Autorità delle Entrate dello Zimbabwe (ZIMRA) in tribunale per una disputa sulle royalties di 24 milioni di dollari, come risulta dai documenti del tribunale visti da Reuters.

La miniera Unki Platinum ha presentato un'istanza urgente presso l'Alta Corte dello Zimbabwe il 9 settembre per impedire all'autorità delle entrate di sequestrare il denaro dal conto bancario del minatore, che ZIMRA sostiene essere il valore delle royalties che le sono dovute dalla filiale Amplats, interamente controllata.

Nella sua richiesta al tribunale, Unki ha affermato di aver pagato le royalties contestate in dollari dello Zimbabwe il 29 luglio, ma la ZIMRA ha insistito che il pagamento debba essere effettuato in valuta estera.

Un portavoce della ZIMRA ha dichiarato di non essere in grado di fornire un commento immediato.

Attualmente lo Zimbabwe consente alle valute straniere di circolare nell'economia insieme al dollaro locale.

Nel 2020, il Governo ha ordinato ai minatori di pagare le royalties in valuta estera. Sebbene questa regola sia stata attenuata nel febbraio 2022 per consentire alle società minerarie di pagare il 50% delle royalties in valuta locale, Unki sostiene che il dollaro dello Zimbabwe dovrebbe poter essere utilizzato per pagare tutte le tasse e le royalties.

L'unità Amplats ha detto che la mossa della ZIMRA è "illegale" e minaccia la sua attività, in quanto non è in grado di commerciare, pagare i fornitori e acquistare materie prime.

"La conseguenza è che il richiedente è stato bloccato dai suoi conti bancari con conseguenze devastanti", ha affermato Unki nella sua richiesta.

Unki e ZIMRA sono coinvolti in una disputa sulle royalties dal 2018, quando un accordo minerario speciale con il Governo le ha permesso di calcolare le sue royalties dopo aver dedotto le spese.

Le due parti si sono scontrate sul calcolo delle royalties, con ZIMRA che insiste sul fatto che Unki dovrebbe pagare le royalties sul valore lordo dei minerali raffinati. Unki, tuttavia, afferma di produrre solo concentrati, non metalli raffinati, e di venderli a raffinatori in Sudafrica.

I 24 milioni di dollari che ZIMRA rivendica come royalties non pagate da Unki derivano dalle diverse interpretazioni delle due parti delle normative fiscali, che portano a calcoli diversi.