I rendimenti obbligazionari dell'Italia e di altri Paesi indebitati si sono impennati da quando la BCE ha svelato i piani per interrompere l'acquisto di debito e aumentare i tassi d'interesse per la prima volta in oltre un decennio il mese prossimo, per combattere l'inflazione in fuga.

Le turbolenze del mercato hanno costretto la BCE ad accelerare il lavoro su un nuovo programma di acquisto di obbligazioni per frenare i rendimenti. Ciò la pone nella difficile posizione di aumentare i costi di prestito per l'intera zona euro, ma allo stesso tempo di limitarli per alcuni dei suoi membri più deboli.

Per evitare questa apparente contraddizione, la BCE sta valutando di abbinare il nuovo programma di acquisto di obbligazioni con aste in cui le banche possono parcheggiare i contanti presso la BCE a un tasso di interesse più favorevole rispetto al tasso ordinario sui depositi, hanno detto le fonti con conoscenza diretta della questione.

Ciò consentirebbe alla BCE di 'sterilizzare' gli acquisti di obbligazioni nell'ambito del nuovo schema, ripetendo le operazioni settimanali di 'assorbimento della liquidità' di un decennio fa. Queste offrivano alle banche un tasso di interesse fino a quello dell'operazione di rifinanziamento della BCE, allora pari allo 0,25%.

Una portavoce della BCE ha rifiutato di commentare.

A differenza di un decennio fa, la BCE ha creato 4,48 trilioni di euro (4,74 trilioni di dollari) di riserve in eccesso nel sistema bancario attraverso una pletora di stimoli nell'ultimo decennio, creando un ampio margine di manovra.

La soluzione prevista sarebbe anche più conveniente rispetto alla vendita di obbligazioni di Paesi in cui i costi di prestito sono più bassi, come la Germania, in quanto ciò causerebbe probabilmente delle perdite per la banca centrale locale.

Il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, ha alluso a una simile mossa all'inizio del mese, quando ha detto che la BCE non ha bisogno di vendere obbligazioni per sterilizzare i suoi acquisti e che potrebbe invece lavorare con i tassi di interesse.

Il nuovo schema, volto a combattere la frammentazione finanziaria tra i Paesi della zona euro, sarà presentato in occasione della riunione del Consiglio direttivo della BCE del 21 luglio.

I dettagli sono ancora in fase di definizione, ma dovrebbe essere accompagnato da vincoli non vincolanti per i Paesi beneficiari, come ad esempio l'obbligo di rispettare le raccomandazioni economiche della Commissione Europea.

I responsabili politici della BCE si riuniscono questa settimana a Sintra, in Portogallo, per il loro forum annuale.

(1 dollaro = 0,9449 euro)