La Commissione Ways and Means, che aveva richiesto le dichiarazioni dei redditi di Trump dal 2015 al 2020, avrà poco tempo per svolgere il suo lavoro, con i Repubblicani pronti a conquistare la maggioranza della Camera a gennaio.
La commissione ha dichiarato di aver bisogno dei documenti, ottenuti a seguito di una decisione della Corte Suprema che ne autorizzava il rilascio, per stabilire se l'Internal Revenue Service sta controllando correttamente le dichiarazioni presidenziali e se è necessaria una nuova legislazione.
Trump, che il 15 novembre ha iniziato la sua terza corsa consecutiva alla presidenza, ha combattuto la commissione con le unghie e con i denti per evitare di rilasciarli.
È stato il primo Presidente in quattro decenni a non rilasciare le sue dichiarazioni dei redditi, poiché ha cercato di mantenere segreti i dettagli della sua ricchezza e le attività della sua società immobiliare, la Trump Organization. Da tempo è consuetudine, anche se non obbligatorio, che i candidati presidenziali dei principali partiti rilascino le loro dichiarazioni.
Trump, che ha ricoperto la carica di Presidente dal 2017 al 2021, ha riportato forti perdite dalle sue imprese commerciali per diversi anni, per compensare centinaia di milioni di dollari di entrate, secondo quanto riportato dai media e dalle testimonianze processuali sulle sue finanze. Questo gli ha permesso di pagare pochissime tasse.
Una domanda importante che incombe sul lavoro della commissione è cosa accadrà alle dichiarazioni quando i Repubblicani prenderanno il controllo della Camera dai Democratici. La commissione ha richiesto per la prima volta le dichiarazioni di Trump nel 2019.
I Democratici della Commissione Finanze del Senato, la controparte della Commissione per le questioni economiche, stanno valutando le loro opzioni su qualsiasi azione relativa alle dichiarazioni dei redditi di Trump, secondo un collaboratore che ha parlato in condizione di anonimato. I Democratici hanno mantenuto la maggioranza al Senato nelle elezioni di midterm di novembre.
