La Royal Institution of Chartered Surveyors (RICS) ha dichiarato che il suo indicatore delle aspettative di vendita per i prossimi 12 mesi è scivolato a -36% a luglio dal -21% di giugno, la lettura più bassa dall'inizio della pandemia COVID-19 nel marzo 2020.

Il sondaggio è stato condotto prima che la Banca d'Inghilterra annunciasse, la scorsa settimana, il più grande aumento dei tassi dal 1995.

Il mercato immobiliare britannico, come quello di molti altri Paesi ricchi, ha registrato un boom durante la pandemia COVID-19, in quanto le persone cercavano più spazio per lavorare e socializzare a casa.

Tuttavia, gli analisti stanno valutando come un'inflazione dei prezzi al consumo elevata da 40 anni e un rapido aumento dei tassi di interesse possano raffreddare il mercato.

Il saldo principale dei prezzi delle case di RICS è sceso al 63% nel mese di luglio, il più basso dal febbraio 2021, ma ben al di sopra della media di lungo periodo del 13% del sondaggio. Un sondaggio Reuters tra gli economisti aveva indicato un calo maggiore, al 60%.

"Non sorprende che l'attività del mercato immobiliare stia perdendo un po' di slancio", ha dichiarato Tarrant Parsons, economista senior della RICS.

"Con la politica monetaria destinata ad essere ulteriormente inasprita nei prossimi mesi, le aspettative di vendita indicano un ulteriore indebolimento del volume delle transazioni in futuro".

Parsons ha detto che la scarsità di case in arrivo sul mercato probabilmente offrirà un certo sostegno ai prezzi delle case contro il rallentamento imminente, con la BoE che la scorsa settimana ha avvertito di una lunga recessione.