Questa settimana i mercati finanziari hanno attraversato un nuovo momento di debolezza; l'inflazione è ancora al suo apice e la politica delle banche centrali sui tassi fa temere che le economie entrino in una fase di recessione. A seguito di previsioni in calo, che confermano il rallentamento economico su scala mondiale, gli operatori hanno nuovamente scelto di vendere. In attesa dell'inizio della stagione dei risultati a metà luglio, la volatilità dovrebbe rimanere ancora ben presente.
Variazioni settimanali*
STOXX EUROPE 600
407.13  -1.40%
Grafico STOXX EUROPE 600
S&P 500
3825.33  -2.21%
Grafico S&P 500
NIKKEI 225
25935.62  -2.10%
Grafico NIKKEI 225
GOLD
1810.10$  -1.13%
Grafico GOLD
LONDON BRENT OIL
111.38  -0.54%
Grafico LONDON BRENT OIL
EURO / US DOLLAR
1.04$  -1.32%
Grafico EURO / US DOLLAR
Top/Flop della settimana
  • Prosus (+21.70%): Il gruppo, insieme alla società madre Naspers, ha ceduto i titoli Tencent per alimentare i programmi di riacquisto di azioni. Prosus ha anche ceduto delle azioni JD.com ricevute da Tencent nell'ambito della distribuzione in natura effettuata a fine 2021.
  • BioNTech (+16%): Pfizer e il partner tedesco hanno firmato un accordo di 3,2 Md$ per fornire 105 milioni di dosi di vaccini COVID-19 agli Stati Uniti, poco dopo aver comunicato che i loro vaccini sperimentali specifici per la variante Omicron hanno generato una forte risposta immunitaria contro questo ceppo e le sue sottovarianti.
  • Trip.com (+15%): L'Agenzia di viaggi cinese quotata sul Nasdaq ha ridotto la perdita del primo semestre fiscale. Anche il fatturato sul periodo era più elevato del previsto.
  • Polestar (-32%): Dopo l'IPO avvenuta il 24 giugno tramite una fusione con la SPAC Gores Guggenheim, la marca svedese di auto elettriche muove i primi (terribili) passi in Borsa. Tra gli azionisti di Polestar vi sono Volvo e Geely.
  • Gazprom (-30%): Il gigante russo del gas naturale ha annunciato che non distribuirà nessun dividendo sugli utili realizzati lo scorso anno, mai successo in 24 anni. "Gli azionisti hanno deciso che nell'attuale situazione, era preferibile non pagare i dividendi sui risultati 2021", ha dichiarato il vicedirettore generale Famil Sadigov. Il consiglio d'amministrazione aveva precedentemente raccomandato il pagamento di un coupon record.
  • Coinbase (-25%): Il crollo delle criptovalute ha messo sotto pressione la piattaforma di trading specializzata. Il Bitcoin è quotato sui 20.000 dollari attualmente, in calo di più di un terzo in un mese.
  • Uniper (-20%): La società ha abbandonato le previsioni 2022 e conferma di star negoziando un salvataggio con le autorità tedesche, a seguito dell'interruzione delle forniture di gas dalla Russia.
  • Wise (-18%): I risultati del gruppo hanno deluso sul fronte della redditività, poiché gli investimenti hanno pesato sull'EBITDA. Inoltre, la FCA britannica indaga l'amministratore delegato di Wise per mancata osservanza degli obblighi fiscali.
  • Juste Eat Takeway (-15%): Il gruppo è alla ricerca di un "partner" per Grubhub. Il mercato sperava in una rapida soluzione, ma, benché non sia da escludere, la cessione non è imminente. Inoltre, Berenberg ha abbassato la raccomandazione a Sell con un obiettivo di prezzo di 16,30 euro.
  • Nike (-10%): I risultati hanno superato le aspettative, ma la direzione ha manifestato la propria preoccupazione sull'impatto dei lockdown in Cina.
Grafico Materie Prime
Materie prime

Petrolio: Il calo delle statistiche economiche negli Stati Uniti ha chiaramente pesato sui prezzi del petrolio. Il rischio di recessione continua a essere il principale catalizzatore dei prezzi a breve termine, mentre i mercati petroliferi rimangono estremamente tesi a causa dell'offerta limitata. A tal proposito, l'OPEP+ ha confermato l'aumento della propria produzione di 648.000 barili al giorno, riconoscendo di avere un margine di manovra molto ridotto per poter aumentare la capacità di produzione in maniera più aggressiva. Sarà pertanto una questione che verrà trattata durante il mese di luglio da Joe Biden, che dovrà recarsi in Medio Oriente per reclamare un aumento significativo della produzione ai produttori regionali. In settimana il petrolio ha perso un poco di terreno con un Brent del Mare del Nord a 110 dollari il barile e un petrolio light americano WTI a 107 dollari.

Metalli: Rosso, rosso e ancora rosso. Tutti i metalli industriali hanno registrato una performance settimanale negativa e terminano il primo semestre nei pressi dei livelli più bassi dell'anno. È il caso della tonnellata di rame a 8245 dollari, dell'alluminio a 2400 dollari, dello zinco a 3250, ma anche del piombo a 1900, del nichel a 23.000 e dello stagno a 27.000 dollari. Nonostante i problemi di approvvigionamento, che riducono gli stock, i venti contrari macroeconomici pesano sui prezzi dei metalli di base. Dinanzi a questa purga dei prezzi, i possessori d'oro possono consolarsi pensando che il metallo prezioso (espresso in dollari) ha limitato la perdita a circa l'1.3% dal 1° gennaio. A livello di prezzi, l'oncia d'oro è quotata sui 1800 dollari.

Prodotti agricoli: Importante calo settimanale sui prezzi dei cereali a Chicago. La Russia ha affermato di aver deliberatamente ritirato le truppe dall'isola dei Serpenti, un pezzo di territorio ucraino situato nel Mar Nero, così da non ostacolare gli sforzi dell'ONU, desiderosa di proteggere le esplorazioni ucraine dei prodotti agricoli tramite un corridoio marittimo. Il grano è quotato a 890 centesimi per staio, contro i 630 centesimi del mais.

Grafico Materie Prime
Macroeconomia

Clima: Chi può di più, può di meno. Le banche centrali stanno forse esagerando le minacce di aumento dei tassi per non doverle attuare realmente? Sembra lo scenario prediletto dagli investitori e che alimenta la ripresa di inizio settimana. Tuttavia, il timore di una recessione e delle sue conseguenze rimane in cima alla lista. Nelle prossime settimane bisognerà tenere d'occhio la solidità del consumatore americano. Se quest'ultimo riesce a resistere finché non si sono placati gli aumenti dei tassi, o la minaccia di un loro aumento, allora la Fed vincerebbe parte della scommessa di un atterraggio senza intoppi. Ci sono ancora parecchi condizionali.

Tassi: Si conferma un cambiamento di atmosfera sui tassi obbligazionari americani con un forte calo dei rendimenti a scadenza a 5 e 10 anni. Il T-Bond 10 anni è sul 2,91% contro il 3,10% della scorsa settimana. Il timore di una recessione ha fatto salire la scadenza a 6 mesi al 2,48%. Anche in Europa ci si aspetta un calo con un Bund tedesco all'1,26% sui 10 anni contro l'1,48% della scorsa settimana. L'OAT francese passa dal 2% all'1,83%. Le firme del sud Europa vivono anch'esse un'importante ripresa.

Valute: Questa settimana è venuta fuori la forza del dollaro americano che guadagna terreno sulla sterlina, sull'euro e sul dollaro australiano. L'attuale quadro è "molto nervoso e fragile, mentre aumenta il timore di una recessione mondiale e il dollaro potrebbe godere ancora del proprio status di titolo rifugio", sottolineano i cambiavalute di Unicredit. Nell'ultimo semestre i movimenti più notevoli sono stati il netto rafforzamento del dollaro sullo yen, a 135,40 JPY per 1 USD e il calo della sterlina rispetto al dollaro (1,1999 USD per 1 GBP), nonché il rafforzamento a sorpresa del rublo, che è quotato a 54,87 RUB per 1 USD, ovvero un calo di più del 30% per il biglietto verde. Per quanto riguarda la coppia euro-dollaro, è attorno a 1,04 USD per 1 EUR, ovvero un ritorno sui minimi raggiunti due volte quest'anno dalla moneta unica: a metà maggio e a metà giugno.

Criptovalute: Il bitcoin chiude il mese di giugno con una contro-performance del -37% e registra il peggior trimestre dal 2011. La valuta digitale continua il cammino in discesa intrapreso a novembre 2021 e naviga ormai sui 19.000 dollari nel momento in cui scriviamo queste righe. Il bitcoin non è ancora fuori pericolo in questo contesto macroeconomico ancora molto deteriorato e potrebbe mettere ancora a dura prova i nervi dei criptoinvestitori durante la stagione estiva.

Calendario: L'UE pubblicherà le nuove previsioni economiche il 6 luglio, lo stesso giorno degli atti dell'ultima riunione della Fed. L'8 luglio ci si focalizzerà sui dati relativi all'occupazione negli Stati Uniti. Nel frattempo, gli investitori americani godranno di un weekend lungo per la festa del 4 luglio, lunedì.

Grafico di Prezzo
Un semestre di purga
Settimana divertente sui mercati finanziari. Insomma, "divertente" non è probabilmente la parola esatta visto che il bilancio del primo semestre è piuttosto deprimente: -29,5% per il Nasdaq, ad esempio, un record da 20 anni. L'Europa ha resistito meglio, ma i portafogli portano le ferite di uno shock inflazionistico e monetario. La prudenza non è mai troppa in attesa che, tra due settimane, le prime serie di pubblicazioni dei risultati trimestrali permetteranno di comparare gli obiettivi fissati qualche settimana fa con la realtà economica attuale. Dunque, ancora molta incertezza in questo inizio del secondo semestre, ma anche opportunità su belle aziende le cui valorizzazioni sono meccanicamente tornate su livelli accessibili.
Buon weekend a tutti gli investitori.
*La performance settimanale degli indici e delle azioni si riferisce al periodo che va dall'apertura dei mercati il lunedì alla preparazione di questa newsletter il venerdì.
La performance settimanale di materie prime, metalli preziosi e valute si riferisce a un periodo di 7 giorni da un venerdì al successivo, fino alla preparazione di questa newsletter. Tali attività continuano la loro quotazione nei weekend.