La sterlina è salita mercoledì dopo essere scesa ai minimi di cinque settimane il giorno precedente e ha registrato un forte rialzo rispetto allo yen dopo che un funzionario della Banca del Giappone ha minimizzato le possibilità di rialzo dei tassi a breve termine.

La sterlina è salita dello 0,27% a 1,2726 dollari, dopo essere scesa a 1,2674 dollari martedì, il minimo dall'inizio di luglio.

La sterlina è scesa da un massimo di un anno al di sopra di $1,30 nel mese di luglio, trascinata al ribasso dalle aspettative di taglio dei tassi da parte della Banca d'Inghilterra, cosa che ha fatto all'inizio di agosto, e dalla vendita di valute considerate investimenti più rischiosi durante le recenti turbolenze.

La sterlina è scesa lunedì e martedì, anche se il dollaro è sceso a seguito di dati economici deboli, in quanto gli investitori hanno abbandonato le valute ritenute più strettamente legate alla salute dell'economia globale.

L'attenzione dei mercati valutari mercoledì si è concentrata sullo yen giapponese, che è sceso in picchiata dopo che un influente funzionario della Banca del Giappone ha dichiarato che un ulteriore rialzo dei tassi non era in considerazione in un momento di grande volatilità dei mercati.

I commenti del Vice Governatore della BOJ, Shinichi Uchida, hanno contribuito a calmare i nervi nei mercati globali, dove il rapido rally dello yen ha indotto gli investitori a svincolarsi da altri investimenti ed è stato un fattore chiave nel far crollare le azioni.

La sterlina ha registrato l'ultimo rialzo dell'1,88% rispetto allo yen, a 186,92 yen, anche se è rimasta del 3% più bassa nel mese dopo il potente rally della valuta giapponese.

"Le osservazioni dovish di Uchida dopo il rialzo dei tassi (della Banca del Giappone) del 31 luglio hanno dato sollievo ai mercati, provocando un rimbalzo delle azioni giapponesi e un deprezzamento dello yen rispetto al dollaro", ha dichiarato Charu Chanana, responsabile della strategia FX di Saxo.

La sterlina era in rialzo rispetto all'euro, che questa settimana è salito grazie alla vendita del dollaro da parte degli investitori. L'euro è sceso dello 0,44% a 85,78 pence, dopo aver toccato un massimo di tre mesi di 86,2 pence lunedì.