ROMA (MF-DJ)--"Nel nostro Paese esistono eterogenei assetti organizzativi, con approcci, metodologie e sistemi informativi diversificati e sovente non dialoganti tra di loro".

E' quanto emerge dall'indagine sul "Funzionamento dei centri per l'impiego nell'ottica dello sviluppo del mercato del lavoro" condotta dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti. Per la Corte è, invece, "essenziale una definizione chiara di misure, interventi e regole che, pur consentendo il dovuto margine di flessibilità richiesto dalle specificità territoriali, analizzate nella relazione secondo i diversi profili di utenza, sia coordinata dal livello centrale, al fine di assicurare sia una maggiore rispondenza dell'operatività dei Centri per l'impiego alle esigenze regionali, che fornire servizi omogenei su tutto il territorio nazionale".

La Corte dei Conti sottolinea che "le procedure di raccolta e analisi dei dati registrati a livello territoriale gestiti su data base locali hanno, inoltre, rilevato una inadeguata azione di Anpal nell'attività di monitoraggio ad essa intestata, i cui rapporti annuali risalgono al 2017. Nonostante l'Agenzia abbia, infatti, avviato un processo di trasformazione digitale per l'evoluzione dei sistemi informativi così da consentire, tra l'altro, l'interscambio di flussi documentali e l'integrazione tra i diversi sistemi in uso, anche in vista dello sviluppo della Piattaforma digitale per la gestione dei beneficiari di Reddito di Cittadinanza, la messa a punto del Sistema unico avviene con notevoli difficoltà anche per una non adeguata dotazione informatica a livello territoriale e un collegamento in rete non adatto alle nuove funzioni dei Centri".

liv

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September 27, 2021 03:57 ET (07:57 GMT)