ROMA (MF-DJ)--"Il numero di occupati ha subito la prima decisa contrazione nei mesi di marzo e aprile 2020, per poi mantenersi stabile nei due mesi successivi e mostrare segnali di recupero tra luglio e agosto; da settembre, tuttavia, è tornato a diminuire, raggiungendo un minimo a gennaio 2021 (-916mila occupati rispetto a febbraio

2020). Tra febbraio e maggio 2021, il numero di occupati è cresciuto progressivamente e ha raggiunto i 22 milioni 427mila (+180mila, +0,8% rispetto a gennaio 2021), un livello comunque inferiore di 735 mila unità (-3,2%) rispetto a quello pre-pandemia (febbraio 2020) e prossimo ai livelli occupazionali registrati a metà 2015".

Lo ha detto il presidente dell'Istituto nazionale di statistica, Gian Carlo Blangiardo, nel corso di un'audizione davanti alla Commissione Lavoro della Camera. "In una prima fase, la perdita di occupazione ha interessato principalmente i dipendenti a termine e gli indipendenti, e solo in un secondo momento ha coinvolto i lavoratori a tempo indeterminato - ha precisato -. La sospensione delle attività ritenute non essenziali ha determinato, nell'immediato, un forte rallentamento delle nuove assunzioni, in particolare quelle con contratti a termine, e in seguito la mancata sostituzione delle uscite dall'occupazione (anche per pensionamento) con nuove entrate".

"Tra febbraio e maggio 2021, i segnali di ripresa hanno riguardato soltanto l'occupazione a termine - cresciuta di 296mila rispetto a gennaio 2021 (+11,1%) - mentre sono diminuiti i dipendenti a tempo indeterminato (-26mila, -0,2%) e, soprattutto, gli indipendenti (-90mila, -1,8%) - ha proseguito Blangiardo -. Complessivamente, rispetto a febbraio 2020, la perdita di occupazione più rilevante è stata quella degli indipendenti (-427mila, -8,2%), seguiti dai dipendenti a tempo indeterminato (-354mila, -2,4%); per i dipendenti a termine, invece, il saldo è ora leggermente positivo (+46mila, +1,6%), sostenuto dalla ripresa degli ultimi mesi".

gug

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July 27, 2021 05:29 ET (09:29 GMT)