ROMA (MF-DJ)--"E' forse un piccolo passo verso la normalità e la ripresa del sistema produttivo, ma tante, anzi ancora troppe, sono le piccole e grandi realtà imprenditoriali e occupazionali in crisi".

Lo ha dichiarato Ivana Veronese - segretaria Confederale Uil commentando i dati Inps. "Inoltre, l'entrata in vigore della Riforma degli ammortizzatori sociali, senza quella necessaria fase transitoria di passaggio da un regime all'altro, più volte da noi richiesta, sta già facendo emergere i primi segnali di difficoltà e criticità per quelle piccolissime aziende che, per la prima volta, accedono al Fis, con un elevato numero di domande respinte che fortunatamente verranno riesaminate dalle strutture territoriali dell'Inps", ha aggiunto Veronese sottolineando che "dobbiamo inoltre segnalare il preoccupante dato di crescita nei primi mesi di quest'anno, rispetto all'anno scorso, delle domande di Naspi (+25,7%) e di DisColl (+4,1%). Nel 2021 abbiamo avuto oltre 2,4 milioni di lavoratrici e lavoratori percettori di Naspi. Persone, prima che lavoratrici e lavoratori, che sono alla ricerca di un lavoro e per le quali il nostro sistema deve offrire soluzioni di reinserimento. Ma non posti di lavoro temporanei, precari".

"Purtroppo, continuiamo a leggere dati che mostrano un sistema produttivo che continua a "investire" più sulla temporaneità/precarietà lavorativa che sulla stabilità occupazionale. Nel primo bimestre dell'anno, pur in presenza di un aumento del 40% dei nuovi contratti di lavoro, solo il 22,7% è avvenuto con contratti a tempo indeterminato e la quota di apprendistati si conferma la più bassa. Non è sufficiente parlare di contrasto alla precarietà, occorre agire con una rivisitazione degli strumenti di ingresso", ha concluso.

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1914:01 mag 2022


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May 19, 2022 08:03 ET (12:03 GMT)