MILANO (MF-DJ)--Le fazioni politiche del Libano hanno dato all'uomo d'affari ed ex primo ministro, Najib Mikati, l'incarico di formare il prossimo Governo del Paese, nel tentativo di sbloccare una situazione di stallo che va avanti da mesi dopo due precedenti tentativi falliti.

Il presidente del Libano, Michel Aoun, ha incaricato Mikati dopo che la maggioranza dei legislatori lo ha sostenuto. La nomina arriva dopo che Saad Hariri, l'ultimo primo ministro designato, ha rinunciato al suo impegno, durato nove mesi, per formare un Governo a metà luglio.

"E' tempo di cooperazione tra tutti i libanesi", ha detto Mikati in una conferenza stampa dopo aver incontrato il presidente.

Mikati è la terza persona designata come premier dopo che il Governo di Hassan Diab si è dimesso all'indomani dell'esplosione mortale di Beirut lo scorso agosto, che ha distrutto gran parte della capitale. L'uomo affronta le stesse sfide degli altri che sono arrivati prima di lui: nominare un Governo che sia accettato da coloro che controllano le leve del potere nel complesso sistema politico del Libano.

Le posizioni di Governo di alto livello sono divise tra i principali gruppi religiosi del Paese. Il primo ministro è sempre sunnita, il presidente un cristiano maronita e il presidente del Parlamento uno sciita.

Hariri si è dimesso all'inizio di questo mese dopo aver discusso per l'assegnazione dei portafogli del Governo con Aoun, che controlla il più grande blocco cristiano in Parlamento, secondo il consigliere per i media di Hariri. Il presidente aveva detto che Hariri non era disposto a discutere sugli emendamenti alle sue proposte. Il partito del Movimento Patriottico Libero di Aoun non ha sostenuto la nomina di Mikati come premier.

Mikati, che in precedenza è stato primo ministro nel 2005 e dal 2011 al 2014, appartiene a una delle famiglie imprenditoriali più ricche del Libano. E' stato accusato da un pubblico ministero nel 2019 di appropriazione indebita di denaro da un fondo immobiliare sostenuto dallo Stato, accuse che Mikati ha negato.

Dopo che i media locali hanno riportato la sua potenziale designazione a premier, decine di persone hanno protestato fuori dalla residenza di Mikatì domenica, secondo alcuni filmati pubblicati nei social media. "Non vogliamo ladri e corrotti", ha urlato un uomo nel suo megafono, indicando la casa di Mikati.

Si prevede che il nuovo Governo negozierà con i donatori occidentali e il Fondo monetario internazionale miliardi di dollari di aiuti e prestiti per contribuire ad alleviare la crisi economica del Paese, aggravata dalla pandemia di Covid-19. La Banca Mondiale afferma che la crisi economica è forse una delle tre peggiori che il mondo abbia visto negli ultimi 150 anni. Tra il 2018 e il 2020, l'economia si è ridotta di circa il 40%, ha affermato la Banca mondiale.

Il collasso economico ha spinto milioni di persone nella povertà. Il risultato è stato il razionamento e la scarsità di medicinali e altri beni poiché al Governo mancano i fondi per pagare le importazioni. La crisi ha anche ostacolato il settore medico del Paese mentre affrontava la pandemia di Covid-19. Il numero di contagi è di nuovo in aumento nelle ultime settimane, secondo i dati del ministero della Salute libanese, dopo che un severo lockdown all'inizio di quest'anno ha contribuito a contenere la diffusione del Covid.

La Francia e altri donatori occidentali nell'ultimo anno hanno intensificato la pressione sulla classe dirigente libanese affinchè riform il sistema politico e crei un Governo che combatta la corruzione.

cos

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July 27, 2021 04:21 ET (08:21 GMT)