ROMA (MF-DJ)--"Stiamo valutando la quotazione in Borsa a Milano e decideremo entro l'estate. Lo faremo per ottenere risorse fresche per la nostra rete 5G e anche per sviluppare il nostro progetto di diversificazione sui servizi attraverso partnership con startup in una decina di settori strategici e al centro dei processi di innovazione e digitalizzazione».

Lo annuncia in un'intervista ad Affari & Finanza di Repubblica Davide Rota, a.d. di Linkem, operatore di Fwa che offre connessioni "fisse" a banda larga e ultralarga con l'ultimo miglio coperto via radio. «Selezioniamo startup, entriamo nel capitale con quote fino al 40%, le affianchiamo: sia come competenze che mettendo a disposizione le nostre strutture e le reti tecnica e commerciale. Abbiamo fatto così con XFarm che sviluppa piattaforme di agricoltura 4.0. Con loro abbiamo lanciato Linkem 4Farm, un'offerta integrata in cui oltre alla connessione ci sono i servizi a valore aggiunto, dai sensori all'analisi dei dati. Resteremo società separate perché vogliamo che sviluppino prodotti anche per altri e non solo per noi. Tutte assieme le nostre startup hanno prodotto l'anno scorso ricavi per 15 milioni, saranno 25 quest' anno e 40 nel 2022 e prevedo che presto faranno volumi superiori ai ricavi per connessione di tutta Linkem».

Rota assicura che "non ci sono variazioni in vista" dell'assetto proprietario di Linkem, che vede nel capitale i fondi Usa Leucadia, Ramius, Blackrock, Vintage Capital e la 2G Investimenti della famiglia Tabacchi.

Intanto, "domani 15 giugno scade il termine entro cui noi operatori dobbiamo inviare al governo i nostri piani di investimento in nuove reti a banda ultralarga. Su questa base il governo ridefinirà le nuove aree bianche, dove nessun operatore ha piani di infrastrutturazione. E a quel punto deciderà quante risorse destinare agli incentivi e come distribuirle. Ecco, su questo punto ho una proposta. Il meccanismo delle gare ha mostrato tutti i suoi limiti: troppo lenti i tempi, esecuzione in mano a un solo operatore e livelli di contenzioso altissimi. Nei primi 18 mesi rischiano di lavorare più gli avvocati che le società di impiantistica. Allora perché non pensare a un meccanismo di crediti di imposta? Chi va e spende anticipando i suoi soldi ha la certezza di un ritorno della quota in tempi brevi. Soldi che possono essere subito rimessi in circolo. E se si presenterà più di un operatore, meglio per quel territorio perché la competizione produce sempre effetti positivi. Le telco stesse sono così incentivate a muoversi più rapidamente perché chi prima arriva è logicamente in vantaggio», spiega.

"Riguardo alle reti cablate già con i vecchi bandi Infratel, quelli vinti da Open Fiber, c'era una formulazione chiara rispetto alle reti via cavo: si parlava di Ftth, fibra fino alle case, escludendo altre tecnologie precedenti e dai risultati più limitati. Ma si parlava solo genericamente di Fwa, e poi con una quota non superiore la 20%. Noi crediamo che, parallelamente, riguardo al Fwa si dica chiaramente che l'unica soluzione è l'Fwa su frequenze 5G, che garantisce migliori risultati in termini di capacità e velocità di banda e che, essendo uno standard mondiale, sta progressivamente abbassando i prezzi dell'hardware. Eliminando poi la quota massima di Fwa ammessa, si velocizzano i tempi di realizzazione e si abbattono i costi», conclude.

pev

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June 14, 2021 04:03 ET (08:03 GMT)