(Reuters) - Di seguito gli aggiornamenti sul conflitto in corso in Medio Oriente:

18,35 - Gli Stati Uniti sono contrari alla richiesta del procuratore della Corte penale internazionale di spiccare un mandato di arresto nei confronti di funzionari israeliani e di Hamas, ha detto in un comunicato il segretario di Stato statunitense Antony Blinken.

"Ci opponiamo all'equivalenza tra Israele e Hamas tracciata dal procuratore", ha detto Blinken.

Le decisioni della corte potrebbero mettere a repentaglio gli sforzi per un cessate il fuoco, per la liberazione degli ostaggi e per l'incremento degli aiuti umanitari a Gaza, si legge nel comunicato.

17,30 - Israele ha reagito con indignazione alla notizia della richiesta del procuratore della Corte penale internazionale di spiccare mandati di arresto nei confronti di Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Yoav Gallant,

L'annuncio ha generato una difesa incredula da parte di quegli israeliani che hanno trovato insultante il parallelismo tra Netanyahu e la leadership di Hamas. Perfino i rivali politici del primo ministro israeliano hanno offerto la propria solidarietà a Netanyahu.

Il leader dell'opposizione Yair Lapid ha descritto la decisione come un "disastro". Benny Gantz, ex-generale dell'esercito che si è unito al governo di unità nazionale creato da Netanyahu dopo il 7 ottobre ma che è anche il più papabile successore per la carica di primo ministro, ha parlato di un "crimine di proporzioni storiche". 

13,30 - Il procuratore della Corte penale internazionale (Icc) ha chiesto l'emissione di un mandato di arresto nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del ministro della Difesa Yoav Gallant per presunti crimini di guerra a Gaza.

13,15 - L'ufficio del procuratore della Corte penale internazionale ha chiesto mandati di arresto nei confronti di tre importanti militanti di Hamas per il loro presunto ruolo negli attacchi del 7 ottobre in Israele, per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

11,55 - Israele intende ampliare l'operazione militare a Rafah, ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant a un collaboratore del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il quale ha lanciato l'allarme su un'azione di larga scala nella città meridionale di Gaza perché rischierebbe di provocare vittime civili in massa.

Secondo Israele, Rafah, al confine tra la Striscia di Gaza e il Sinai egiziano, è l'ultima roccaforte del gruppo islamista Hamas, di cui Israele ha cercato di distruggere le capacità di comando e di combattimento durante la guerra che dura da più di sette mesi.

"Siamo impegnati ad ampliare l'operazione di terra a Rafah per smantellare Hamas e recuperare gli ostaggi", ha dichiarato l'ufficio di Gallant al consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan in visita.

(Tradotto da redazione Danzica, editing redazione Milano/Roma)