ROMA (MF-DJ)--Spunta la norma sui Bitcoin. Una tassa sulle rendite da criptovalute, ma anche paletti precisi per un mercato che desta da anni molte preoccupazioni tra le banche centrali e che soltanto di recente ha visto decollare il primo regolamento europeo. La norma parla più precisamente di «regolarizzazione» delle attività, aprendo a una sorta di operazione-emersione.

Per la verità, scrive il Messaggero, si tratta di una vecchio pallino del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Già da ministro dello Sviluppo economico, Giorgetti aveva più volte auspicato una regolamentazione del settore da associare a una tassazione.

E ora che la bancarotta da 10 miliardi di dollari della piattaforma di scambi Ftx ha fatto emergere tutta la precarietà di un sistema ad alto rischio per i risparmiatori, è arrivato il momento giusto per fissare dei paletti. La bozza dell'articolato della manovra arrivato ieri in Consiglio dei ministri prevede un prelievo applicato alle plusvalenze, quindi ai guadagni, derivanti dall'acquisto e la successiva vendita di cripto-attività. È prevista però anche la regolarizzazione di attività legate alle monete virtuali, come Bitcoin ed Ethereum.

Del resto già qualche mese fa la stessa Bankitalia era scesa in campo per sottolineare la necessità di stabilire delle regole chiare anche sulla tassazione delle attività legate a questi asset. Perché infatti Bot e Btp devono essere tassati con un'aliquota fissa del 12,5% e le criptovalute possono sfuggire a tassazione? Per il resto, le rendite derivanti da attività finanziarie, nella generalità dei casi, scontano un'aliquota del 26%.

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2208:46 nov 2022


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November 22, 2022 02:48 ET (07:48 GMT)