Il rally di Babbo Natale si sta trasformando nella vendetta del Grinch.

I timori di recessione negli Stati Uniti e nel mondo continuano a gettare un'ombra scura sul sentimento degli investitori e sugli asset di rischio, spegnendo i barlumi di luce provenienti dalla Cina che allenta le sue regole zero-COVID e i segnali di allentamento delle pressioni e dei timori inflazionistici.

Il rally azionario di fine anno ha perso ulteriore vigore mercoledì, quando l'S&P 500 è sceso per il quinto giorno consecutivo e gli indici MSCI World e MSCI Asia ex-Japan sono scesi per il quarto - una serie di ribassi che non si vedeva da due mesi.

Il bicchiere degli investitori sembra decisamente mezzo vuoto. Una o due settimane fa, la notizia che la Cina ha annunciato i cambiamenti più radicali al suo risoluto regime anti-COVID da quando è iniziata la pandemia avrebbe probabilmente superato i dati commerciali disastrosi.

Non ora.

L'attività di importazione ed esportazione a novembre è crollata al ritmo più veloce da due anni e mezzo a questa parte, determinando il più piccolo surplus da aprile. Inoltre, gli analisti prevedono che le esportazioni continueranno a diminuire nei prossimi mesi.

I segnali di recessione e disinflazione sono apparsi forti e chiari mercoledì.

Petrolio greggio Brent

Il petrolio Brent è sceso al minimo del 2022 sotto i 77 dollari al barile, riducendo il suo guadagno su base annua ad appena il 2%. L'impulso inflazionistico del petrolio si trasformerà presto in disinflazione - non c'è da stupirsi che la curva dei rendimenti degli Stati Uniti continui ad appiattirsi e che i tassi di pareggio dell'inflazione lungo la curva si stiano avvicinando all'obiettivo del 2% della Fed.

Il rendimento del Tesoro americano a 10 anni ha toccato un minimo di tre mesi al 3,42% ed è sceso di 90 punti base rispetto al picco di ottobre. A novembre si è registrato il maggior calo mensile del rendimento - 37 punti base - da marzo 2020, e già questo mese è sceso di 28 punti base.

Nel frattempo, la Banca del Canada ha effettuato un 'rialzo dovish', contrastando i rialzi da falco di Australia e India. In vista della decisione sui tassi della Fed della prossima settimana, mercoledì le aspettative sui tassi terminali degli Stati Uniti si sono allontanate dal 5% e circa 55 punti base di allentamento sono prezzati nella curva 2023.

Tre sviluppi chiave che potrebbero fornire una maggiore direzione ai mercati giovedì:

- PIL del Giappone (3° trimestre, rivisto)

- Conto corrente del Giappone (ottobre)

- Commercio in Australia (ottobre)