MILANO (Reuters) -Mediobanca chiude l'esercizio 2020/2021 con un utile netto sopra le attese trainato dal contributo delle commissioni di Cib e wealth management, e pagherà un dividendo di 0,66 euro per azione.

Il pagamento del dividendo, reso possibile dalla rimozione del divieto della Bce, corrisponde a un pay-out del 70%, che viene confermato anche per il prossimo esercizio, spiega una nota.

Inoltre, l'istituto annuncia un nuovo piano di buyback fino al 3% del capitale "finalizzato, oltre che al servizio di piani di performance share e acquisizioni, alla possibilità di cancellazione".

Dividendo e buyback sono subordinati all'autorizzazione della Bce, si legge nella nota.

L'esercizio si è chiuso con un utile netto in rialzo del 35% a 808 milioni di euro, sopra le attese di 789 milioni raccolte dalla banca.

I ricavi si attestano a un livello record di 2,628 miliardi, in crescita del 5% su anno, e nell'ultimo trimestre a 665 milioni, stabili su trimestre e in rialzo del 10% su anno.

In particolare le commissioni nette migliorano del 18% a 745 milioni, trainate dal CIB (+41%) e dal wealth management (+10%) che hanno compensato il rallentamento del consumer banking dovuto ai lockdown per il Covid.

Nel trimestre scorso e in quello attuale la domanda di credito "è stata quasi uguale" ai livelli pre-Covid, ha detto il Ceo Alberto Nagel in un briefing sui conti, dicendosi quindi ottimista su una ripresa del segmento nell'esercizio in corso.

Il Common Equity Tier1 phase-in si attesta al 16,31%, dal 16,13% di fine giugno.

Nel settore del wealth management Mediobanca annuncia la firma dell'accordo per l'acquisizione di ByBrook, alternative credit manager con circa 2 mld di Aum, con l'obiettivo di potenziare la piattaforma di Cairn Capital.

Prosegue nel settore il monitoraggio delle opportunità, dice la banca nella nota.

"Guardiamo tutto ma poi decidiamo sulla base di sinergie e tempistiche", ha detto Nagel. "Il rafforzamento della rete distributiva e di quella dei promotori finanziari è d'interesse per noi", ha aggiunto.

Secondo una fonte vicina al dossier, Mediobanca è in lizza per la rete italiana di promotori di Deutsche Bank.

Nagel non ha commentato le recenti novità nell'azionariato dell'istituto con l'ingresso di Francesco Gaetano Caltagirone con una quota potenziale del 5%, che si affianca a quella nell'ultimo anno di Leonardo Del Vecchio, primo azionista con quasi il 19%, mosse destinate anche a modificare gli equilibri in seno alla controllata Generali in vista del rinnovo del Cda.

"Noi ci occupiamo della gestione della banca e siamo focalizzati su questo indipendemente dalle variazioni nell'azionariato", si è limitato a commentare.

(Gianluca Semeraro, Andrea Mandalà, in redazione a Roma Stefano Bernabei)