ZURIGO (awp/ats/awp) - Le start up svizzere hanno raccolto meno finanziamenti nella seconda metà dell'anno scorso e nell'intero 2023. Tra luglio e dicembre i fondi racimolati hanno raggiunto circa 1,62 miliardi di franchi, il livello più basso dalla seconda metà del 2020, secondo il "barometro" della dalla società di consulenza EY (EY Startup Barometer) pubblicato oggi.

I volumi raccolti nel secondo semestre del 2023 sono diminuiti sia rispetto ai primi sei mesi (1,93 miliardi) sia rispetto allo stesso periodo del 2022 (1,84 miliardi). Secondo lo studio, lo scorso anno nelle start up sono stati investiti 3,56 miliardi di franchi, il 10% in meno in confronto all'anno precedente.

Anche il numero di transazioni è calato, sia nel secondo semestre (254 transazioni) sia per l'intero anno (596). Il dato per i dodici mesi rappresenta una contrazione del 34% rispetto al 2022. "Il numero di operazioni di finanziamento è in costante calo dalla prima metà del 2022", affermano gli autori dello studio.

EY sottolinea inoltre che le due start up TP24, fornitore di prestiti dinamici a imprese di tutto il mondo, e Atlas Agro, attiva nella promozione di pratiche agricole sostenibili, si sono distinte, raccogliendo un totale di 796 milioni di franchi nel luglio 2023, poco meno della metà dei fondi andati a nuove imprese nell'intero secondo semestre.

Le donne restano sottorappresentate. Delle 484 start up che hanno ottenuto almeno un finanziamento nel 2023, il 2% è stato creato da squadre interamente femminili, il 22% ha almeno una donna tra i fondatori, mentre per il 76% i membri del team fondatore sono tutti uomini.