L'S&P500 è in corsa per un secondo anno consecutivo di crescita superiore al 20%. Secondo quanto riportato da Bank of America, questo è accaduto solo quattro volte nella storia:
- 1927/1928 (con le conseguenze ben note, che si tradussero in un -12% nel 1929 e un -28% nel 1930)
- 1935/1936 (seguito da un feroce -37% nel 1937, l'inizio della recessione del 1937/1938, causata dall'austerità fiscale e dalla politica monetaria restrittiva)
- 1954/1955 (con sequele più “normali”, +3% nel 1956 e -14% nel 1957)
- 1995/1996 (seguito da un periodo “magico”, +31% nel 1997 e +27% nel 1998, a cui si aggiunge il 1999, +19,5%).
La morale? I doppi guadagni del 20% sono generalmente seguiti da grandi oscillazioni, sia al rialzo che al ribasso. BofA ritiene che il 2025 potrebbe essere un anno rialzista per l'S&P500, per una serie di motivi:
- “L'amministrazione Trump vede l'aumento delle azioni e delle criptovalute come uno strumento per stimolare gli “spiriti animali” e pochi credono che Trump permetterà un mercato orso”.
- I dati macroeconomici globali saranno favorevoli nel breve termine perché le aziende stanno anticipando le sovrattasse doganali (le importazioni dal porto di Long Beach sono a un livello record) e accumulando manodopera in vista dei controlli sull'immigrazione (le richieste di sussidi di disoccupazione sono in calo).
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I rendimenti obbligazionari rimangono nella zona Goldilocks, in quanto i catalizzatori ribassisti del debito e le rinnovate minacce all'inflazione sono compensati da:
- i catalizzatori rialzisti dei tagli dei tassi delle banche centrali globali previsti nel 2025 (BofA prevede 124 tagli cumulativi dei tassi a livello mondiale il prossimo anno);
- il rischio geopolitico;
- il fatto che il mercato ritenga che Trump sia consapevole che gli errori politici potrebbero portare a una nuova ondata di inflazione nel 2025 e che cercherà di evitarlo (essendo meno radicale di quanto sostiene di essere?).
Per concludere con un simbolo (malefico), la banca statunitense ricorda che l'S&P500 è sceso a 666 punti al culmine della crisi dei subprime (666,79 punti precisamente durante le contrattazioni del 6 marzo 2009). Attualmente è vicino a 6.000 punti, quindi perché non puntare a 6.666 punti il prossimo anno? 😈