Oltre 50 miliardi di dollari

SpaceX: la divisione spaziale della galassia Elon Musk è una specie di IPO jolly per il 2024. Ci sono state voci ricorrenti in merito, ma lo stesso Musk ha smentito. Resta il fatto che, sulla base degli ultimi round di finanziamento, l'operazione potrebbe valere 180 miliardi di dollari. Ciò la renderebbe la più grande operazione americana dell'anno, e forse anche del decennio, seconda solo a Saudi Aramco e Alibaba su scala globale.

Contemporary Amperex Technology: il più grande (e di gran lunga) produttore al mondo di batterie per veicoli elettrici è già quotato alla Borsa di Shenzhen, ma punta a mercati più aperti all'estero. All'inizio dell'anno, è fallito un progetto di quotazione dei certificati in Svizzera a causa di problemi amministrativi. Pechino non vede di buon occhio le quotazioni occidentali, che hanno la precedenza sulle negoziazioni delle azioni A nelle borse di Shanghai e Shenzhen. CATL si è quindi rivolta a Hong Kong per avere accesso agli investitori internazionali. Attualmente CATL vale l'equivalente di poco più di 90 miliardi di dollari sul mercato nazionale.

Shein: l'azienda cinese di e-commerce specializzata nella moda ha conquistato i cuori degli appassionati di tutto il mondo annegandoli in un mare di vestiti a basso prezzo.  Il gruppo ha già depositato una pre-proposta per un'offerta pubblica iniziale negli Stati Uniti, che potrebbe renderla una delle maggiori società cinesi in termini di capitalizzazione di mercato quotate a New York. Shein non ha ancora determinato la sua valutazione, ma Bloomberg ha riportato all'inizio di novembre che il gruppo sperava di essere valutato fino a 90 miliardi di dollari, dopo aver raggiunto un prezzo di 66 miliardi di dollari in un round di finanziamento effettuato lo scorso maggio.

Syngenta (Sinochem): quest'azienda leader nel settore agrochimico e delle sementi, originaria della Svizzera, ha rinviato un'operazione prevista per quest'anno a Shanghai, che avrebbe potuto valutarla a 60 miliardi di dollari. La sua intenzione rimane quella di tornare in Borsa, dopo che nel 2017 aveva abbandonato i mercati a seguito dell’acquisizione per 43 miliardi di dollari da parte di ChemChina. Successivamente, l'ex joint venture tra AstraZeneca e Novartis è stata integrata nel gigante Sinochem. Quest’ultimo vuole mantenere una quota di maggioranza in Syngenta dopo l'IPO.

 

Tra i 10 e i 20 miliardi di dollari

Sanofi Consumer (Sanofi): Sanofi Consumer è la divisione per la salute del grande pubblico del laboratorio francese, che comprende marchi come Doliprane e Allegra. Come altri (GSK con Haleon, per esempio), Sanofi sta cedendo al richiamo delle sirene della scissione per un'attività con una crescita debole e margini inferiori rispetto al core business. Tuttavia, la divisione potrebbe valere 20 miliardi di euro. L'IPO, affidata a Rothschild, potrebbe avvenire nel 2024.

Intel PSG (Intel): il gigante statunitense dei processori prevede di realizzare uno spin-off del suo Programmable Solutions Group prima della sua IPO. Mentre la scissione dovrebbe essere finalizzata nel gennaio 2024, l'IPO rischia di slittare di due o tre anni. Intel ha ottenuto questa attività con l'acquisizione di Altera nel 2015, ma ha riguadagnato interesse (e crescita) grazie alla sua esposizione ad alcune applicazioni nel campo dell'intelligenza artificiale. Alcuni analisti hanno ipotizzato una valutazione di 15-20 miliardi di dollari, ma non è ancora trapelato nulla di ufficiale.

Reddit: la piattaforma di social media dove gli utenti possono discutere di quasi tutto, dalla politica ai meme sui gatti, è un luogo di incontro per menti curiose e dibattiti vivaci. Vent'anni fa lo chiamavamo forum. Il gruppo aveva presentato la sua prima domanda di IPO nel 2021 per poi abbandonare l'idea. Questa volta, l'IPO potrebbe avvenire già nel primo trimestre del 2024, a seconda delle condizioni di mercato. È stata ipotizzata una valutazione di 15 miliardi di dollari.

Zeekr (Geely): un altro produttore di veicoli elettrici, questa volta di fascia alta e filiale della cinese Geely. Il concorrente di Nio ha pubblicato il suo documento di quotazione a Wall Street in autunno, ma le cose non sembrano essere andate come previsto. Si vocifera che l’operazione sia stata rinviata a causa di una discrepanza tra ciò che Geely sperava di ottenere (13 miliardi di dollari, la valutazione mantenuta in un round di finanziamento all'inizio del 2023) e ciò che il mercato era disposto ad accettare in termini di prezzo. Poco conosciuta in Occidente, Zeekr è un attore di un certo peso: nei primi nove mesi del 2023 ha registrato un fatturato di 4,9 miliardi di dollari.

CVC Capital Partners: questa società europea di private equity si colloca nell'élite mondiale, con 160 miliardi di euro di asset in gestione. Qualche settimana fa, la società ha rinviato i suoi progetti di IPO a causa di un mercato non sufficientemente vivace. L'operazione era già stata rinviata una prima volta nel 2022. CVC prevedeva di raccogliere circa 1 miliardo di euro, per una valutazione di 10-15 miliardi di euro.

 

Tra i 5 e i 10 miliardi di dollari

Waystar: un'altra società americana di software, questa volta specializzata nel settore sanitario. L'estate scorsa circolavano voci su un enterprise value di 8 miliardi di dollari per Waystar (l'enterprise value include il debito). La società aveva avanzato il suo processo di IPO, depositando discretamente un dossier in agosto prima di rendere pubblico il progetto in ottobre. Tuttavia, ha rinviato i suoi progetti al 2024, forse a causa degli inizi deboli di Instacart e ARM Holdings.

Boots (Walgreens Boots): la catena di farmacie, che opera principalmente negli Stati Uniti (84%), in Germania (8%) e nel Regno Unito (6,5%), non ha nascosto l'intenzione di separarsi da Boots, la sua divisione britannica. La voce circola regolarmente, ma è tornata in auge alla fine del 2023. Bloomberg ha riferito discussioni preliminari su come dividere l'azienda. La soluzione più probabile sembrerebbe una scissione seguita da un'IPO di Boots a Londra, sulla base di una valutazione di circa 7 miliardi di sterline (8,1 miliardi di euro).

Ampere (Renault): questa nuova società sarà scorporata da Renault per ospitare la divisione veicoli elettrici del produttore. Inizialmente prevista per la fine del 2023, l'IPO potrebbe avvenire in primavera, ma solo se le condizioni saranno sufficientemente favorevoli, ha avvertito il nuovo uomo forte del gruppo, Luca de Meo. Per sufficientemente favorevoli, si intende in linea con un'idea di valutazione di 8-10 miliardi di euro, anche se secondo alcuni analisti Ampere varrebbe meno.

Plenitude (ENI): questa filiale del gruppo petrolifero nostrano avrebbe dovuto essere quotata in Borsa nel 2022, ma le condizioni di mercato erano troppo sfavorevoli. Recentemente, durante le trattative con Energy Infrastructure Partners per l'acquisizione di una quota della società, si è parlato di una valutazione di 7-8 miliardi di euro. Qualche mese fa, il capo della divisione ha ribadito i progetti di IPO, ma di recente non è emerso nulla di concreto.

Meesho: questa start-up indiana di e-commerce, che ha appena registrato il suo primo utile, punta a una quotazione in Borsa per il prossimo anno, o addirittura nel 2025. Definita come una concorrente locale di Amazon e Flipkart (Walmart), si è fatta spazio rivolgendosi alle piccole città con prodotti senza marchio. Si stima che il suo valore si aggiri intorno ai 7 miliardi di dollari, un valore ancora elevato se confrontato con i ricavi di 400 milioni di dollari nel 2022. Ma la rapida crescita della società indiana, sostenuta da Softbank, è il principale argomento a favore della valutazione: quest’anno i ricavi dovrebbero raggiungere gli 800 milioni di dollari.

Pluxee (Sodexo): Sodexo sta per fare con Pluxee quello che Accor ha fatto con Edenred qualche tempo fa. Il gruppo di ristorazione collettiva sta per effettuare lo spin-off della sua filiale di buoni pasto e buoni regalo, che descrive come "leader globale nel coinvolgimento e nei benefit dei dipendenti". La quotazione è prevista per il 1° febbraio 2024, dopo essere stata approvata dall'assemblea generale di Sodexo il 30 gennaio 2024. Prima di ciò, Pluxee terrà una giornata di presentazione agli investitori il 10 gennaio 2024. La filiale ha generato ricavi per 1,05 miliardi di euro nell'esercizio chiuso al 31 agosto, con un utile operativo ricorrente di 280 milioni di euro e un utile netto di 81 milioni di euro.

 

Meno di 5 miliardi di dollari

Apex Fintech: la società, che fornisce servizi di compensazione e custodia a piattaforme finanziarie come SoFi ed eToro, ha presentato domanda di registrazione negli Stati Uniti nel dicembre 2023. Aveva cercato di quotarsi in Borsa nel 2021 tramite una fusione con una SPAC, ma l'operazione non era andata in porto. All'epoca era stata prevista una valutazione di 4,7 miliardi di dollari.

Rubrik: la società di cybersecurity che conta Microsoft tra i suoi finanziatori, è stata valutata a 4 miliardi di dollari, ma nel 2021. A metà anno sono circolate voci su un progetto di introduzione in Borsa, che potrebbe avvenire nel 2024. Goldman Sachs, Barclays e Citigroup stanno lavorando all'operazione. Rubrik, con il suo software di protezione contro i ransomware e di backup dei dati, ha più di 5.000 clienti aziendali, tra cui grandi nomi come Nvidia e The Home Depot.

Aspen Insurance: anche l'assicuratore sanitario britannico ha preferito New York a Londra. Beh, britannico…, va detto che ha sede alle Bermuda e appartiene al fondo americano Apollo, che ha tutto l'interesse a puntare sugli Stati Uniti se vuole massimizzare l’operazione. Si parla di una valutazione di 4 miliardi di dollari. L'operazione potrebbe avvenire nella prima metà del 2024.

Skims: il marchio di biancheria intima creato da Kim Kardashian è stato valutato 4 miliardi di dollari a luglio, nell'ambito di un round di finanziamento. Nel corso dell'anno si è parlato più volte di un'IPO. Skims, lanciata nel 2019, avrebbe generato vendite per 500 milioni di dollari di fatturato entro il 2022, con un margine positivo. Tra gli azionisti figurano diversi fondi prestigiosi, tra cui Lone Pine Capital.

Golden Goose: il marchio italiano di scarpe da ginnastica di lusso, di proprietà del fondo Permira, si sta preparando per una quotazione in Borsa a Milano nel 2024. Spera di raccogliere 1 miliardo di euro, con una valutazione di 3-4 milioni di euro. Golden Goose e le sue sneakers da almeno 400 euro hanno generato 501 milioni di euro di fatturato lo scorso anno. Nei primi sei mesi del 2023, le vendite hanno raggiunto i 276 milioni di euro e il margine di profitto il 34,6%.

Bergé Auto: secondo quanto riportato dalla stampa economica di Madrid in ottobre, il gruppo logistico spagnolo ha assunto Morgan Stanley, BNP Paribas e HSBC come consulenti per la quotazione delle azioni della sua unità automobilistica Astara (ex Bergé Automoción) sul mercato spagnolo il prossimo anno. Astara è presente in 19 Paesi in Europa, America Latina e Asia, con concessionarie Mitsubishi, Subaru e SsangYong. Mitsubishi possiede il 25% della divisione. Expansion ha parlato di una valutazione di 2 miliardi di euro.

Marex: il broker britannico di materie prime ha presentato un progetto di introduzione in Borsa negli Stati Uniti a dicembre. Si è parlato di una valutazione di poco inferiore ai 2 miliardi di dollari. Marex opera con i marchi Marex Spectron, CSC Commodities, StarSupply, Eagle, Arfinco, Tangent Trading e GMN. La società ha generato un fatturato di 702 milioni di dollari nel 2022, con oltre 9.000 clienti.

 

Valutazione da determinare

Tendam: il rivenditore di moda spagnolo non ha mai fatto mistero della sua intenzione di quotarsi in Borsa il prossimo anno. Da tempo di proprietà di CVC Capital Partners e PAI Partners, l'IPO sarebbe un modo per gli investitori di iniziare a uscire dal capitale. Nel 2017, Tendam era valutata 1 miliardo di euro. La società ha realizzato 606 milioni di euro di fatturato nel primo semestre. Possiede i marchi Cortefiel e Pedro del Hierro.

General Atlantic: anche la società americana di private equity ha presentato una domanda confidenziale per un'offerta pubblica iniziale negli Stati Uniti a metà dicembre. L'ultima grande società di private equity a quotarsi in Borsa negli Stati Uniti è stata TPG Inc nel gennaio 2022. General Atlantic, che ha un portafoglio di 77 miliardi di dollari, ha una partecipazione in Shein, dopo aver guadagnato in passato con Facebook e Airbnb.

Spinneys Dubai: il franchisee della catena di supermercati negli Emirati Arabi Uniti e in Oman sta pianificando un’introduzione in Borsa per l’azienda nel secondo trimestre del 2024 a Dubai. Il proprietario, Albwardy Investment, ha assunto Rothschild come consulente. Ciò fa eco ai progetti di IPO di Lulu Group, un operatore di ipermercati e centri commerciali, che sta anch'esso pianificando un'IPO per la prima metà del 2024.