Blocco 1: Le notizie fondamentali
Trump Media X Bakkt?
Trump Media & Technology Group, di proprietà del presidente eletto Donald Trump, è in trattative avanzate per acquisire l’exchange di criptovalute Bakkt, anche se nei primi 9 mesi del 2024 la società ha registrato solo 2,6 milioni di fatturato, con una perdita di 363 milioni di dollari. Più in generale, la mossa segna un'incursione più profonda di Trump Media nella sfera delle criptovalute, sulla base della sua partnership con World Liberty Financial, dove Trump e la sua famiglia sono pronti a ricevere il 75% dei ricavi dei token.
Opzioni e record del bitcoin
Le opzioni collegate all'ETF Bitcoin IBIT di BlackRock hanno generato un'esposizione nozionale di quasi 2 miliardi di dollari nel loro primo giorno di negoziazione, una cifra definita eccezionale. Con un rapporto di 4,4:1 tra call e put, hanno contribuito a un aumento record del BTC a oltre 94.000 dollari.
UPDATE: Final tally of $IBIT's 1st day of options is just shy of $1.9 billion in notional exposure traded via 354k contracts. 289k were Calls & 65k were Puts. That's a ratio of 4.4:1. These options were almost certainly part of the move to the new #Bitcoin all time highs today pic.twitter.com/IN3s9hajJ2
— James Seyffart (@JSeyff) November 19, 2024
Blocco 1: Le notizie fondamentali
Trump Media X Bakkt?
Trump Media & Technology Group, di proprietà del presidente eletto Donald Trump, è in trattative avanzate per acquisire l’exchange di criptovalute Bakkt, anche se nei primi 9 mesi del 2024 la società ha registrato solo 2,6 milioni di fatturato, con una perdita di 363 milioni di dollari. Più in generale, la mossa segna un'incursione più profonda di Trump Media nella sfera delle criptovalute, sulla base della sua partnership con World Liberty Financial, dove Trump e la sua famiglia sono pronti a ricevere il 75% dei ricavi dei token.
Opzioni e record del bitcoin
Le opzioni collegate all'ETF Bitcoin IBIT di BlackRock hanno generato un'esposizione nozionale di quasi 2 miliardi di dollari nel loro primo giorno di negoziazione, una cifra definita eccezionale. Con un rapporto di 4,4:1 tra call e put, hanno contribuito a un aumento record del BTC a oltre 94.000 dollari.

MicroStrategy VS Nvidia - 1 anno
MarketScreener
Su una scala temporale più lunga? Negli ultimi cinque anni, le due società sono testa a testa con un'impennata quasi incredibile del +2700%.

MicroStrategy vs Nvidia - 5 anni
MarketScreener
Come può un'azienda con una perdita netta di 340,17 milioni di dollari nel terzo trimestre e un fatturato in calo registrare una simile performance?
Il progresso dell'azienda si basa principalmente su un unico fattore: il suo ruolo di maggior detentore di bitcoin tra le società quotate in Borsa. Sotto la guida di Michael Saylor, presidente esecutivo della società, MicroStrategy ha adottato una strategia, che finora ha dato i suoi frutti, di accumulare bitcoin attraverso prestiti massicci e di fare di questo asset digitale il pilastro centrale del suo modello di business. Ma se da un lato questa strategia ha permesso all'azienda di cavalcare l'ascesa storica del bitcoin, dall'altro la espone a grandi rischi.
L’azienda detiene attualmente 331.200 bitcoin, acquistati a un prezzo medio di 29.668 dollari. Con un bitcoin attualmente scambiato a più di 94.000 dollari, questa riserva vale più di 30 miliardi di dollari, una somma considerevole che supera di gran lunga il valore delle sue attività operative tradizionali.
Eppure la capitalizzazione di mercato di MicroStrategy è di quasi 100 miliardi di dollari, ben superiore al valore dei suoi bitcoin. Questa discrepanza si spiega con la leva finanziaria applicata alle sue acquisizioni e con l'ottimismo degli investitori, convinti che il bitcoin continuerà ad apprezzarsi in futuro. In effetti, MicroStrategy ha utilizzato una leva finanziaria significativa per finanziare i suoi acquisti di bitcoin, in particolare attraverso l'emissione di obbligazioni convertibili. Questo effetto amplifica la capacità dell'azienda di acquistare bitcoin ben oltre la liquidità disponibile, con un impatto diretto sulla percezione del suo valore da parte del mercato.

MicroStrategy vs Nvidia - 5 anni
MarketScreener
Come può un'azienda con una perdita netta di 340,17 milioni di dollari nel terzo trimestre e un fatturato in calo registrare una simile performance?
Il progresso dell'azienda si basa principalmente su un unico fattore: il suo ruolo di maggior detentore di bitcoin tra le società quotate in Borsa. Sotto la guida di Michael Saylor, presidente esecutivo della società, MicroStrategy ha adottato una strategia, che finora ha dato i suoi frutti, di accumulare bitcoin attraverso prestiti massicci e di fare di questo asset digitale il pilastro centrale del suo modello di business. Ma se da un lato questa strategia ha permesso all'azienda di cavalcare l'ascesa storica del bitcoin, dall'altro la espone a grandi rischi.
L’azienda detiene attualmente 331.200 bitcoin, acquistati a un prezzo medio di 29.668 dollari. Con un bitcoin attualmente scambiato a più di 94.000 dollari, questa riserva vale più di 30 miliardi di dollari, una somma considerevole che supera di gran lunga il valore delle sue attività operative tradizionali.
Eppure la capitalizzazione di mercato di MicroStrategy è di quasi 100 miliardi di dollari, ben superiore al valore dei suoi bitcoin. Questa discrepanza si spiega con la leva finanziaria applicata alle sue acquisizioni e con l'ottimismo degli investitori, convinti che il bitcoin continuerà ad apprezzarsi in futuro. In effetti, MicroStrategy ha utilizzato una leva finanziaria significativa per finanziare i suoi acquisti di bitcoin, in particolare attraverso l'emissione di obbligazioni convertibili. Questo effetto amplifica la capacità dell'azienda di acquistare bitcoin ben oltre la liquidità disponibile, con un impatto diretto sulla percezione del suo valore da parte del mercato.
MarketScreener
Blocco 4: Letture della settimana
Security News This Week: Bitfinex Hacker Gets 5 Years for $10 Billion Bitcoin Heist (Wired)
Silk Road Creator Ross Ulbricht Is Waiting for Trump to Keep His Word—and Set Him Free (The Conversation)
The Consensus Conundrum (Bitcoin Magazine)