MILANO (MF-DJ)--Il gigante del fast fashion Boohoo group ha reso nota una lista delle fabbriche e dei fornitori internazionali. A monte, c'è l'impegno di trasparenza sulla supply chain preso un anno fa dopo la revisione indipendente fatta dall'avvocato Alison Levitt e che prevedeva proprio la pubblicazione a 12 mesi. Il legale aveva infatti rilevato carenze nella catena di fornitura in Inghilterra, sulla scia delle accuse sulle condizioni di lavoro e sui bassi salari. La lista vede nel dettaglio circa 1.100 fabbriche ed è frutto di un approfondito lavoro di mappatura e controllo iniziato nel 2020.

Lo scorso marzo, Boohoo, scrive MFF, aveva già reso noti i dettagli dei suoi produttori in Uk e la nuova strategia di sostenibilità, segnando una pietra miliare nel suo programma Agenda for change. La lista comprendeva 78 produttori approvati in 100 siti nel Regno Unito (vedere MFF del 25 marzo).

L'azienda ha anche annunciato che le 17 raccomandazioni della revisione indipendente sono state suddivise in 34 obiettivi. Finora, ne sono stati completati 28 di questi e il resto dovrebbe essere raggiunto nei prossimi mesi. Boohoo firmerà, inoltre, l'Accordo internazionale per la salute e la sicurezza, legalmente vincolante e che che sostituisce l'Accordo del Bangladesh.

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2808:31 set 2021

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September 28, 2021 02:31 ET (06:31 GMT)