MILANO (MF-DJ)--I fondi d'investimento credono nella moda sostenibile. Da Style capital di Roberta Benaglia che nel 2018 ha acquisito una quota di Re/Done, brand losangelino di abbigliamento e accessori rigenerati, ridisegnati e nobilitati per elevarli a livelli di unicità e lusso, fino a Vinted, la piattaforma lituana c2c dedicata al fashion di seconda mano che pochi mesi fa ha ottenuto 250 milioni di euro da Eqt growth e altri investitori per espandersi.

«Le operazioni di private equity focalizzate su aziende del settore fashion con una value-proposition incentrata sulla sostenibilità sono ancora limitate come numero», ha spiegato Emanuela Pettenò, partner PwC Italia e markets deals leader, che ha realizzato per MFF un'analisi ad hoc sul tema. Però, ha evidenziato l'esperta, in relazione al crescente interesse dei fondi su tematiche esg-environmental, social and corporate governance (cross-settoriali), c'è da attendersi che anche la sensibilità degli investitori finanziari su questi aspetti aumenti sia con riferimento ai nuovi investimenti che alle scelte decisionali relative alle aziende del loro portafoglio.

Le operazioni di private equity di questa tipologia mappate da PwC negli ultimi quattro anni, scrive MFF, includono due fatte da operatori italiani e tre da fondi internazionali. Oltre ai due deal già citati (Style capital con Re/Done e Vinted, ndr), c'è il caso del fondo tricolore Progressio che nel 2018 ha rilevato il 65% di Save the duck, brand italiano di piumini animal & cruelty free. Sempre nel 2018 True capital ha acquisito la maggioranza di Frugi, marchio inglese di abbigliamento per mamme, neonati e bambini con utilizzo prevalente di cotone organico. Nel 2019, invece, Permira si è aggiudicata la maggioranza di Reformation, label di abbigliamento sostenibile in relazione all'intera supply chain (materiali e processi di produzione, ndr).

«Ad oggi il tema della sostenibilità nella moda si declina in quattro principali aree di attenzione», ha precisato Pettenò. La prima riguarda l'uso responsabile e l'impatto ambientale dei materiali (animal/cruelty-free, cotone organico/deforestation, free/plastic free), la seconda il commitment di lungo termine su processi produttivi (emissioni di carbonio, utilizzo di sostanze chimiche, contaminazione dell'acqua, produzione di rifiuti), la terza l'attenzione alle persone (diritti umani, fair labor, gender equality, welfare aziendale) inclusi i lavoratori della filiera produttiva e infine l'attenzione agli sprechi e l'economia circolare (riparazione sartoriale, riciclo, second-hand).

lde

MF-DJ NEWS

1208:56 ott 2021

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October 12, 2021 02:58 ET (06:58 GMT)