MILANO (MF-DJ)--Arcadia entra in amministrazione controllata. Il gruppo proprietario di Topshop è così protagonista del più grande fallimento aziendale britannico nell'epoca del Covid-19.

L'imprenditore Sir Philip Green, scrive MFF, ha acquisito Arcadia nel 2002 per 850 milioni di sterline (pari a circa 950 milioni di euro a cambio di oggi). I marchi brand che ne fanno parte, tra cui, oltre a Topshop, Miss Selfridge, Burton e Dorothy Perkins, sono velocemente diventati dei colossi della moda internazionale.

Sebbene l'amministratore delegato del gruppo Ian Grabiner abbia imputato alla pandemia l'irreversibile tracollo dell'azienda, gli esperti hanno sottolineato come Arcadia lottasse da tempo per reagire alla crescente concorrenza dei rivali del fast fashion, come Primark, e di e-tailer come Asos e Boohoo. Gli analisti hanno anche accusato Green, coinvolto in una serie di polemiche che lo hanno visto protagonista negli ultimi anni, di non aver investito abbastanza nelle imprese del gruppo per metterle nelle condizioni di poter affrontare la nuova e spietata concorrenza.

La società, che gestisce 444 negozi nel Regno Unito e 22 all'estero, ha dichiarato che 9294 dipendenti sono attualmente in congedo. Non sono ancora stati annunciati licenziamenti e i negozi continueranno con le vendite online e in store.

Arcadia è l'ultimo rivenditore a soccombere dopo un semestre di lockdown intermittenti che hanno messo a dura prova il comparto moda, con rivali tra cui Debenhams, Edinburgh Woollen mill group e Oasis Warehouse, tutti scivolati in insolvenza da marzo. Per quanto riguarda Debenhams, in particolare, la situazione è particolarmente problematica: Arcadia è uno dei suoi maggiori concessionari. Il suo crollo, dunque, rischia di trascinare con sé il grande magazzino, mettendo a rischio altri 12 mila posti di lavoro e scatenando una irreversibile reazione a catena.

Per fare fronte all'emergenza finanziaria, gli amministratori hanno affermato che valuteranno tutte le opzioni possibili, che potrebbero implicare anche la vendita dei marchi in accordi di salvataggio separati.

Lunedì la società ha rifiutato un'offerta di prestito d'emergenza da 50 milioni di sterline avanzata dal gruppo Frasers di Mike Ashley. Frasers group, che gestisce Sports direct, ha dichiarato alla Borsa di non avere ricevuto "alcuna motivazione per il rifiuto, né Arcadia si era ufficialmente impegnata con Frasers prima che il prestito fosse rifiutato".

Intanto i parlamentari, tra cui il leader laburista Sir Keir Starmer, stanno chiedendo a gran voce a Green di proteggere le pensioni delle migliaia di dipendenti di Arcadia, a fronte del deficit di 350 milioni di sterline nel fondo pensione del gruppo.

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0208:40 dic 2020

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December 02, 2020 02:41 ET (07:41 GMT)